virtù
Alessandro Capata
Categoria-guida del lessico politico di M., la v. conosce una riformulazione del significato ricoperto storicamente nell’etica classico-cristiana in conseguenza della frattura [...] oratore II 9. Del resto il tema era diffuso nel dibattito quattrocentesco, in particolare in Coluccio Salutati e in LeonardoBruni. Già nel Modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati del 1503 il Segretario fiorentino scrive: «Io ho sentito ...
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QUADRIO, Francesco Saverio
Stefano Benedetti
– Nacque a Ponte in Valtellina il 1° dicembre 1695, figlio di Ottavio e di Maria Elisabetta Guicciardi, entrambi di nobile famiglia, genitori di numerosi [...] dell’anno 1756, Milano 1756, f. 1), dedicata al conte Beltrame Cristiani, dove riprendeva la teoria di LeonardoBruni, rilanciata da Gravina e Maffei, sull’origine del volgare già in età anticoromana, soffermandosi poi su questioni etimologiche ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] Gonzaga, basata su numerosi exempla tratti da vari autori classici, tra cui Plutarco e Polibio nelle versioni latine di LeonardoBruni (il dialogo complementare che precedeva l'opera, De navalibus certaminibus, è perduto). Nello stesso periodo il L ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] più bello dei miti.
Con semplicità francescana frate Bernardino da Siena, che vedeva in ser Coluccio un maestro e in LeonardoBruni un amico, scriveva cristianamente le medesime cose: «non aresti tu gran piacere se tu vedessi o udissi predicare Gesù ...
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GASPARE da Verona
Paolo Viti
Nacque a Verona forse all'inizio del Quattrocento. Le notizie sulla sua giovinezza sono molto limitate. Sebbene non dovesse essere di una famiglia di particolare rilievo [...] di stringere rapporti con i maggiori esponenti della cultura della città, a partire dal cancelliere della Repubblica, LeonardoBruni, verso il quale G. nutrì sentimenti di profonda ammirazione. Frequentò quindi Poggio Bracciolini, Carlo Marsuppini ...
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Villani, Giovanni
Giovanni Aquilecchia
È il maggiore cronista fiorentino del Trecento, la cui amicizia con D. è stata sostenuta, non senza obiezioni, sulla base di un accenno del nipote Filippo nel [...] mandò al reggimento di Firenze dogliendosi del suo esilio senza colpa ": notizia che va accostata all'altra, fornita da LeonardoBruni, circa le epistole indirizzate ai governanti e al popolo di Firenze (tra cui quella, perduta, che comincia Popule ...
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CAPRA, Bartolomeo della
Dieter Girgensohn
Detto anche "Capriger" nelle poesie, nacque a Cremona, probabilmente tra il 1360 e il 1370, da Francesco, il quale si deve identificare molto verosimilmente [...] eruditi del suo tempo, e, in misura minore, dagli epistolari di altri umanisti: era in rapporti epistolari con LeonardoBruni, che gli dedicò la sua traduzione dell'orazione di Demostene Pro Ctesiphonte (1407), con Poggio Bracciolini, con Uberto ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] e Poggio Bracciolini; se si pensa poi alle sue simpatie aristoteliche, lo si può accostare all'aristotelismo laico di un LeonardoBruni (cfr. quanto dice F. Gaeta nella recensione al libro del Raimondi, in Rinascimento, II [1951], pp. 451 s.). Ma i ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] in Cancelleria e cultura nel Medio Evo, a cura di G. Gualdo, Città del Vaticano 1990, p. 309; Id., LeonardoBruni segretario papale, in LeonardoBruni cancelliere della Repubblica di Firenze, a cura di P. Viti, Firenze 1990, p. 75; N. Mann, Bucolicum ...
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SCALA, Bartolomeo
Alison Brown
– Nacque a Onci, vicino Colle Val d’Elsa, il 17 maggio 1430, da Giovanni di Francesco, un mugnaio affittuario originario di Vico di Val d’Elsa. Ebbe almeno quattro fratelli, [...] comparato alla religione. L’Oratio de iustitia, del 1452, fu influenzata non soltanto dal De studiis et litteris di LeonardoBruni, ma anche da Carlo Marsuppini e, attraverso lui, da Gemisto Pletone, una probabile fonte per la invocazione di Scala ...
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