(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] il suo aspetto genuino, con le opere originali aspiravano a rinnovare la letteratura nelle forme e nella lingua dei classici. LeonardoBruni d'Arezzo narrò la storia di Firenze dalle origini al 1402 con penetrazione delle cause umane e della logica ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] trovano studiosi e ammiratori serî anche fra quelli che meno hanno fatto rumore intorno a Dante; e basti ricordare LeonardoBruni d'Arezzo, difensore dell'Alighieri contro le esagerazioni degli umanisti e autore di una Vita di lui fondata su lettere ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] una Expositio S. Hieronymi in symbolum apostolorum. Con i medesimi tipi furono impressi l'Etica di Aristotele tradotta da LeonardoBruni e il trattato De Peccato originali di Egidio Romano, datati 1479. Nel 1481 giunse da Colonia Thierry Rood il ...
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Fratello di Benedetto lo storico (v.), nacque ad Arezzo circa il 1416, e morì forse a Siena nel 1484 o poco dopo. Studiò lettere sotto il Filelfo e legge a Siena nel 1443. Dal 1448 al 1461, salvo l'anno [...] anche nella storia dell'umanesimo e della lirica volgare, per alcune traduzioni, come quelle della Guerra dei Goti di LeonardoBruni (Venezia 1528) e per buon numero di rime. Gli furono attribuite dagli antichi biografi opere, quali la traduzione ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] "humanae litterae", nel 1429 si recò a Firenze, per udire le lezioni di greco di Francesco Filelfo; vi conobbe anche LeonardoBruni, Poggio e altri celebri umanisti, da lui assai ammirati. Dopo due anni in quella città, rientrò in patria per volere ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] Roma da atti notarili dei secoli XIV e XV, "Archivi e Cultura", 14, 1980, pp. 67-8.
F.P. Luiso, Studi su l'epistolario di LeonardoBruni, a cura di L. Gualdo Rosa, Roma 1980, pp. 84-5.
J.A.F. Thomson, Popes and Princes, 1417-1517, London 1980, pp. 79 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] nelle recenti traduzioni umanistiche di Giovanni Argiropulo e di LeonardoBruni, sia di Cicerone, autore di cinque libri in sul piano delle conoscenze linguistiche. Forse concordando con Bruni circa l’originaria autonomia delle due lingue, ma non ...
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JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] , a prestar fede alla postilla vergata da Felino Sandei sulla sua copia del De bello Italico adversus Gothos di LeonardoBruni (IGI, 2189), stampato dallo stesso tipografo.
La nuova compagnia, denominata "Johannes de Colonia, Nicolaus Jenson et socii ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] hypocrisim, l’ipocrisia dei frati e le vaste ricchezze da essi godute senza fatica, e analogo tasto suonò LeonardoBruni contrapponendo all’esteriorità della religione fratesca l’interiorità morale dell’uomo comune. Lorenzo Valla batté anch’egli sul ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] le odierne Ep VII e XI, da Giovanni Villani nella Cronica (IX 136); su di essa dà maggiori particolari LeonardoBruni nella Vita di Dante, consentendoci d'identificarla con quella " assai lunga " che cominciava Popule mee, quid feci tibi?, scritta ...
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