(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] la Società filarmonica fiorentina, fondata nel 1830 dal marchese Leonardo Martellini, da Luigi Ferdinando Casamorata e da altri. Fu la lira. L'Accademia Eretenia fu fondata dal conte Alvise Trissino e da altri, che eressero il Teatro Eretenio, di cui ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] italiana, di cui era stato il fautore più attivo Trissino, alle cui proposte arrise un certo successo anche per Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET, 8 voll.
Salviati, Leonardo (1991), Regole della toscana favella, a cura di A. Antonini ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] Firenze, in quanto proprio qui il vicentino Gian Giorgio Trissino fa conoscere ai letterati fiorentini, in gran parte increduli volgare, 1524-1526, Exeter, University of Exeter.
Salviati, Leonardo (1575), Orazione in lode della fiorentina favella, in ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] Il sommo rappresentante di questa tradizione si può considerare ➔ Leonardo da Vinci, «omo sanza lettere». Un secolo più ortografica avanzata nel 1524 dal letterato vicentino ➔ Gian Giorgio Trissino e le immediate risposte di parte toscana.
I vari ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] nelle opere dello scienziato e filosofo napoletano Leonardo Di Capua e dagli scrittori della cosiddetta scuola cinquecentesca del De vulgari eloquentia da parte di Gian Giorgio Trissino e oggetto ora di rinnovata attenzione da parte di Perticari ...
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