BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] tale tecnica decorativa, già descritta da Teofilo (Diversarum artium schedula, III, 74; a cura di J.G. Hawthorne, C.S. Smith pannelli rettangolari con la raffigurazione delle scene di Daniele fra i leoni, Mosè che batte la rupe e il Miracolo di Cana. ...
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NICOLA, Santo
N.P. ¿evcenko
M. Falla Castelfranchi
Le notizie circa la figura storica di N. sono assai scarse e appaiono come il risultato del confluire di due distinte personalità: un vescovo di Mira [...] resto, già prima della traduzione della Vita di N., papa Leone IV (847-855) aveva fatto erigere due oratori dedicati al Middle Ages (The Pelican History of Art, 9), Harmondsworth 1955; Réau, III, 2, 1958, pp. 976-998; L. Mortari, Il tesoro della ...
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CORDINI, Giovanni Battista (Battista da Sangallo detto il Gobbo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Firenze nel 1496 da Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, e da Smeralda Giamberti, sorella dei celebri [...] Clausse, Les Sangallo, Paris 1902, II, pp. 278, 281 s., 342 ss.; III, pp. 281-88; V. Federici, Autografi d'artisti dei secc. XV-XVII, ; C. L. Frommel, Raffaello e il teatro alla corte di Leone X, in Boll. d. Centro internaz. di studi Andrea Palladio, ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] , una delle sei principali città della lega licia, la quale deve risalire al III sec. (Strab., xiv, 3, 3); caduta in potere dei Rodî chiese l fatto risalire all'arcaismo il motivo tradizionale dei leoni che assalgono un toro, che decora il basamento ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] 1824 e ricomposte in un monumento dedicato a Leone XII (Pinacoteca comunale). La disposizione e l' La mostra dello Spagna e le sua ultima opera datata, in Bollettino d'arte, III (1909), pp. 13-18; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] Tevere, dove eran le fiere africane, stava riproducendo a rilievo un leone in una gabbia, quando saltò fuori una tigre da un'altra und Römer, II, Lipsia 1879, p. 143 per i gessi; III, 1886, p. 142 con i modelli architettonici; p. 190 per modelli ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] xxxv, 27) lo descrive con Nemea seduta sul leone, che tiene una palma, simbolo delle vittorie agonistiche ss.; id., Le pitture della Casa di Livia, in Mon. Pitt. Ant., III, Roma 1937; A. Rumpf, Mulieres diligentissime pinxit, in Jahrbuch, 49, 1934, ...
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Acquasantiera
E. Bassan
La definizione di a., come recipiente destinato a contenere l'acqua santa, si chiarisce in relazione alle caratteristiche sia d'uso, sia tipologiche.
L'impiego rituale dell'acqua, [...] Wehrhahn-Stauch, 1972), Sansone in lotta con il leone (come allegoria della Fortezza che deriva da questo /C pp. 53, 142, 144; II/D pp. 123, 145, 149; III/A pp. 28-29, 39, 60, 63, 84, 107, 123, 140; III/B pp. 7, 76, 149; IV/A pp. 65, 152, 153; ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] rilievo di Kōm Ombo, Tolomeo IX con Cleopatra II e Cleopatra III si presentano a Horus. Tutte e due le regine portano la o di edera di Dioniso, l'egida di Minerva, la pelle di leone di Ercole, il caduceo di Mercurio, ecc. Ma spesso si prendono dal ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] di ornamenti, come mostrano alcuni vasi àpuli del IV e III sec. a. C. Talvolta ci sono poi delle effettive aggiunte frequenza sembra che siano quelle di cavallo e di mulo; poi di leoni e pantere; ma non ne mancano anche di altri, come cani e ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata dal desiderio imperioso di cibo,...
chioma
chiòma s. f. [lat. *clŏma, da cŏmŭla dim. di cŏma «chioma»]. – 1. Capigliatura lunga e abbondante; poet. e scherz., l’insieme dei capelli: ch. folta, bionda, nera, sciolta, fluente; nel plur. ha lo stesso sign.: correre con le ch. al...