LEONZIOPilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] Pilatus" (Pertusi, p. 34). Ciò documenta la presenza di un Pilato a Venezia nel periodo in cui vi soggiornò L.; è però al 1358-59, ovvero al periodo in cui Petrarca conobbe Leonzio. Il codice impiegato per il saggio di traduzione è forse quello ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] fa patrocinare l'impresa della traduzione dei poemi omerici, chiamando a Firenze a sue spese nel 1360 il calabrese LeonzioPilato; impresa di cui rivendicherà più tardi il merito con ben legittimo orgoglio: "Ipse fui qui primus meis sumptibus Homeri ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] . Nell’inverno prese un breve congedo da Milano trascorrendolo tra Venezia e Padova. Qui conobbe il monaco calabrese LeonzioPilato, conoscitore del greco, che avrebbe tradotto Omero per lui, mentre Boccaccio gli rese visita a Milano nel marzo ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] in Bergomum, XXXVI (1962), pp. 89-124; XXXVII (1963), pp. 67-79; XXXVIII (1964), pp. 57-73; A. Pertusi, LeonzioPilato fra Petrarca e Boccaccio, Venezia-Roma 1964, ad Ind.; T. Toffano, Umanisti italiani in Normandia nel sec. XV, in Rinascimento, s. 2 ...
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VALLA, Lorenzo
Clementina Marsico
VALLA (Vallae, Valle, Vallensis, Della Valle, Dalla Valle), Lorenzo. – Nacque a Roma (nei suoi scritti rivendicò sempre la propria ‘romanità’, definendosi con fierezza [...] «quasi prima manu deformati»; ibid., p. 240) a Bruni e ad Aurispa; consultò libri (tra cui l’Iliade di LeonzioPilato nel codice di Niccoli); tradusse, in competizione con Bruni, la demostenica Pro Ctesiphonte; conobbe Tortelli, a cui fu legato da ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] dell’arte Franca Pucci, dalla quale avrebbe avuto tre figlie. Negli anni 1955-60 maturarono invece i suoi studi su LeonzioPilato: l’incontro più emblematico della sua carriera di studioso, dei suoi metodi e della sua visione storiografica prima del ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] gran maestro dei cavalieri di S. Giovanni di Rodi, promettendogli in cambio una copia dell'Odissea tradotta da LeonzioPilato. Egli ricevette la traduzione aragonese delle Vitae solo nel 1395; non dall'Heredia, come inizialmente aveva sperato, bensì ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] , Studien zum italienischen und deutschen Humanismus, a cura di P.O. Kristeller, Roma 1975, p. 260; A. Pertusi, LeonzioPilato fra Petrarca e Boccaccio, Venezia-Roma 1979, ad ind.; A. Brown, Bartolomeo Scala (1430-1497) chancellor of Florence. The ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] dalle Metamorfosi di Ovidio, il L. dovette rifarsi anche all'Ecuba di Euripide, conosciuta attraverso la traduzione di LeonzioPilato.
L'Achilles interpreta una versione romanzesca che attribuiva la morte di Achille non ad Apollo e Paride (come nell ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] il M. potesse essere stato l'ignoto rielaboratore di una versione latina dell'Odissea discendente dal codice di LeonzioPilato, poi pervenuto a Petrarca tramite Boccaccio, ma in una tradizione diversa e parallela a quella petrarchesca (la traduzione ...
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