Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] 1952; Scholia vetera in Hesiodi carmina, 1955; i Panegirici epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (LeonzioPilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovo di Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] possesso della lingua, comincia da Petrarca e da Boccaccio, il quale ultimo ospitò a Firenze (1360-62) il calabrese LeonzioPilato e lo fece nominare lettore di greco allo Studio: da lui i due amici ebbero facilmente la traduzione latina dei poemi ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] (quali Cino da Pistoia o l’astronomo Andalò del Negro: Quaglio 1967), i maestri di greco Barlaam calabro e LeonzioPilato, ma soprattutto ➔ Francesco Petrarca.
La ricostruzione del percorso linguistico e culturale di Boccaccio è sorretta dall’ampia ...
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PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] veneto di scienze, lettere e arti. Classe di scienze morali e lettere, CXIV (1956), pp. 263-280; A. Pertusi, LeonzioPilato fra Petrarca e Boccaccio: le sue versioni omeriche negli autografi di Venezia e la cultura greca del primo Umanesimo, Roma ...
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