SWAN, John Macallan
Arthur Popham
Pittore di animali e scultore, nato presso Londra il 9 dicembre 1847, morto a Londra il 14 febbraio 1910. Studiò a Londra, alle scuole di Lambeth e della Royal Academy, [...] della Royal Academy nel 1905.
È noto specialmente come pittore e scultore di animali, particolarmente di leoni, tigri e leopardi, dei quali conobbe perfettamente l'anatomia. Sue opere sono in tutte le collezioni nazionali, alla Tate Gallery e nel ...
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NENCIONI, Giovanni
Sergio Lubello
– Nacque a Firenze l’11 settembre 1911, da Tersilio e da Nella Predellini.
Dopo gli studi superiori al Liceo classico Galileo, nel 1929 si iscrisse alla facoltà di [...] in rapporto a diversi autori non solo della letteratura italiana (Dante, Manzoni, Verga, Pirandello, Guicciardini, Leopardi, Pascoli, Carducci), ma anche della storiografia artistica (Giorgio Vasari per primo, al quale aveva dedicato attenzione ...
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CIAMPI, Ignazio
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 31luglio 1824 da Giuseppe, agiato commerciante, e Giuseppa De Angelis. Studiò al Collegio Romano, quindi seguì i corsi di giurisprudenza all'università, [...] alla lettura e allo studio del Goldoni f. dell'Ariosto, ma interessandosi anche all'opera del Giusti, di Leopardi, di Byron. Laureatosi a ventidue anni, nel '46, come tanta parte della gioventù romana intellettuale, aderì con entusiasmo ...
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MARRADI, Giovanni
Gianluca Corradi
– Nacque a Livorno il 21 sett. 1852 da Benedetto e da Chiara Fiorini, modesti commercianti originari di Empoli. Dopo le scuole elementari proseguì gli studi all’istituto [...] V. Alfieri, P. Metastasio e W. Shakespeare; alla poesia arrivò più tardi, leggendo i classici, da F. Petrarca a G. Leopardi. Lo zio paterno, Michele Marradi, che gli trasmise la passione per la composizione in versi, nel 1869 lo invitò a trasferirsi ...
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INVECE DI O INVECE CHE?
Entrambe le ➔locuzioni possono essere usate per introdurre una proposizione ➔avversativa implicita, ma la prima è oggi la soluzione di gran lunga più comune
studia, invece di [...] Storia
Fino all’Ottocento era possibile anche l’uso, oggi arcaico, di invece che con un’avversativa esplicita
invece che tutti gl’individui del mondo riconoscessero una patria, tutte le patrie si son divise in tante patrie (G. Leopardi, Zibaldone). ...
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Letterato (Pietrafitta 1836 - Bellavista, Portici, 1916), prof. (dal 1878) di letteratura italiana nell'univ. di Napoli. Senatore (1905). Notevoli la vastità della cultura e la ricchezza degli interessi, [...] di derivazione desanctisiana. Opere principali: Saggi critici (1876); Studi sul Petrarca (1878); Studi di letterature straniere (1893); Studi di letteratura italiana (1894); Studi sul Leopardi (1904); Studi di letteratura comparata (post., 1931). ...
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Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] ambiente antico-greco Aspasia, 1876). H. fu anche un solerte e raffinato traduttore, in specie dall'italiano (i Canti di Leopardi nel 1856, la raccolta Hesperische Früchte. Verse und Prosa aus dem modernen Italien, 1884). Da ultimo pubblicò una nuova ...
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Manacòrda, Giorgio. – Poeta, narratore e critico letterario (n. Roma 1941). Professore universitario di Letteratura tedesca, è stato scoperto come poeta da P.P. Pasolini, grazie al quale ha iniziato a [...] poesia come espressione antropologica e non come prodotto dell’estetica. Tra i suoi libri: Materialismo e masochismo. Il Werther, Foscolo e Leopardi (1973) e La poesia è la forma della mente (2002). Del 2012 è il suo primo romanzo Il corridoio di ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] n. 1952: Destin, 1989), traduttore dei classici italiani (Tasso, Leopardi, Michelangelo); B. Simeone (n. 1957: Éprouvante claire, 1988; che ne era derivata. V.S. Reid (1913-1987: The leopard, 1958) spostava sull'Africa il punto per la messa a fuoco ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] di Roma fu allievo di Giovanni Gentile e di Vittorio Rossi, con il quale si laureò discutendo una tesi su Leopardi. Nel maggio 1931 sposò Rita Fortunati, che perdette nel 1950. Durante la Resistenza, i suoi orientamenti laici e antifascisti lo ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...