Letterato (Ferrara 1608 - Roma 1685). A 15 anni entrò nella Compagnia di Gesù, di cui nel 1650 fu nominato storiografo, e da tale anno dimorò stabilmente a Roma. Le sue opere sono numerosissime: storiche, [...] ), per la quale si servì di documenti autentici e d'informazioni precise. Ammirato per lo stile da Giordani, Leopardi, Tommaseo, Carducci, sottovalutato, come tutti i secentisti, dalla critica romantica, oggi si riconoscono alla sua prosa pregevoli ...
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Letterato (Cremona 1789 - Firenze 1833). Barnabita, in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose restò dal 1810 prete secolare. Fu processato a Milano per aver avuto corrispondenza coi carbonari; [...] uno dei più costanti collaboratori dell'Antologia. Deve la sua fama a questa collaborazione, più che ai versi giovanili (I fiori, 1817). Tradusse da Chateaubriand e da J. de Maistre; i suoi scritti furono favorevolmente giudicati da G. Leopardi. ...
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NATALI, Giulio
Valerio Camarotto
– Nacque a Pausula (oggi Corridonia, prov. di Macerata) il 15 agosto 1875, da Pio, titolare di una farmacia (Fermani, 2001, p. 401), e da Antonietta Lanzi, discendente [...] le opere di F. Ilàri con appendice di lettere inedite d’illustri italiani …, Macerata 1898; Le Marche e Giacomo Leopardi: discorso, Tolentino 1898; Il tempio di S. Maria delle Vergini a Macerata, monumento nazionale, Macerata 1898). In questi stessi ...
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SCARAMUCCIA ANGELITA
Pietro Giulio Riga
ANGELITA. – Nacque tra il 1580 e il 1590 a Montecassiano, piccolo borgo del Maceratese, da genitori appartenenti a una famiglia nobile locale. Il padre, Antonio [...] dell’origine della casa di Santa Maria di Loreto... (Ancona, Astolfo de Grandi, 1574). Si unì in matrimonio con Ottavia Leopardi, sorella di Tommaso, dalla quale ebbe almeno un figlio di nome Francesco.
La sua abitudine a firmarsi e qualificarsi con ...
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addetto
Emilio Pasquini
. Ricorre soltanto nel Detto 328, in rima, E sie con meco addetto, cioè " a me dedito, ossequente "; non trova riscontri semantici nei vocabolari, per i primi secoli. È tuttavia [...] in prima ", " a legge altrui / non si fôra unqua additto "), che dal Caro sembrano riflettersi ancor meglio in due luoghi del Leopardi: " a terra / sparse i regni beati empio costume, / e il viver macro ad altre leggi addisse " (Bruto minore 55-57) e ...
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Poeta e letterato tedesco (Wendemark, Altmark, 1781 - Berlino 1861). Dopo avere studiato filologia a Halle, si dedicò all'insegnamento, divenendo nel 1822 direttore del ginnasio di Breslavia e, in seguito, [...] poetica. Assai meglio riuscite le sue traduzioni dall'italiano, dall'inglese, dal provenzale e dal latino, fra cui la Divina Commedia (1809-21) e le liriche di Dante (1827), i Canti di Leopardi (1837) e canti di trovatori provenzali (1852). ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] .
Di fronte all'importanza di queste versioni meritano appena una menzione generica i diversi saggi critici (fra l'altro su Leopardi, Parini e Carducci) con i quali V., con scarsa originalità di vedute, integrava le sue fatiche di traduttore.
Resta ...
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Poeta e scrittore catalano, nato nel 1854 a Palma di Majorca, morto nel 1926. Dopo avere studiato legge a Barcellona, passò il resto della vita nella città nativa. Pubblicò, in lingua spagnola, varî volumetti [...] sue migliori in castigliano, come Contemplación e El ciprés de mi huerto, è da rintracciarsi piuttosto l'influenza del Leopardi. Sulla soglia della vecchiezza, e per un profondo bisogno di sincerità, consacrò la sua penna alla lingua catalana ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] , che lo aveva avuto per maestro, si era chiusa con gli sdegni irrequieti e coi gemiti di dolore del Foscolo e del Leopardi.
Anche il Centofanti nel saggio Sulla vita e sulle opere di V. A. (1843) avverte che «mancò all’Alfieri il senso profondamente ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] coi contemporanei (1903); L'amicizia, la religione e la lingua nelle relazioni tra A. Cesari, A. Manzoni e G. Leopardi (1922).
Bibl.: Una Bibliografia cesariana pubblicò B. Sorio (Verona 1857), un Catalogo delle opere premise il Manuzzi alla citata ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...