Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ➔ elisione e ➔ troncamento) e il ricorso a ‹j› sia come compendio di -ii, sia per indicare la semivocale (perfino Leopardi e Manzoni mostrano incertezze nell’uso). La Crusca sancisce la sua legittimità come indicatore di plurale, ma per molti essa ...
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Critico e filologo, nato a Catanzaro il 2 ottobre 1900; prof. di letteratura italiana nelle univ. di Milano (1942-46) e di Roma (dal 1946). Allievo di V. Rossi, con cui collaborò nella Commissione per [...] 1954; "L'Inferno" di Dante, ivi 1955; "Purgatorio", ivi 1955; Profilo storico della letteratura italiana, Roma 1957; Titanismo e pietà in G. Leopardi, Firenze 1957; "Il Paradiso" di Dante, Torino 1958; Realismo romantico, Caltanissetta-Roma 1959). ...
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CONGIUNTIVE, LOCUZIONI
Le locuzioni congiuntive sono sequenze formate da più parole che hanno, nel loro insieme, le stesse funzioni e gli stessi usi di una congiunzione
Sono arrivato, visto che hai [...] di fatto delle locuzioni congiuntive)
E poi che nullo / vivente aspetto egli molcea la cura /qui posava l’austero (U. Foscolo, Sepolcri)
Non vengono a capo, non ostante qualunque cura e diligenza vi pongano (G. Leopardi, Operette Morali). ...
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FINALI, CONGIUNZIONI
Le congiunzioni finali sono ➔congiunzioni subordinative usate per introdurre una frase che esprime lo scopo, la finalità di quello che viene detto nella proposizione precedente (➔finali, [...] secoli scorsi
Ho giustificato il tutto con citazioni autentiche, onde il Lettore non sia obbligato a dubitare (G. Leopardi, Saggio sopra gli errori popolari degli antichi)
Mi chiamò indi a poco acciocché contemplassi anch’io una cosa meravigliosa ...
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MAMBELLI, Marco Antonio, detto Cinonio
Cecilia Robustelli
Nacque a Forlì nel 1582, unico figlio maschio di Nicolò, di famiglia benestante del vicino paese di Fiordinano di Meldola, e della nobile Barbara [...] Tübingen 1988, p. 799; B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze 1991, p. 415; M. Vitale, Le correzioni linguistiche del Leopardi alle "Operette morali", in Id., Studi di storia della lingua italiana, Milano 1992, pp. 232, 236, 246, 263; R ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] gen. dei Soci della Soc. Colombaria di Firenze, in Atti d. Soc. Colombaria 1890-1900, Firenze 1907, nn. 620, 914; G. Ferretti, Leopardi e la Crusca, in Giorn. stor. d. letter. ital., LXXI (1918), pp. 49-70; Th. Labande-Jeanroy, La question de la ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] di lingua e di riforma del vocabolario, opera nazionale e monumentale che l’Italia invoca indarno da tanto tempo».
Leopardi, Giacomo (1991), Zibaldone di pensieri, a cura di G. Pacella, Milano, Garzanti, 3 voll.
Monti, Vincenzo (1817-1826), Proposta ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ).
Hegel, Georg W.F. (1997), Estetica, ed. ital. a cura di N. Merker, introduzione di S. Givone, Torino, Einaudi.
Leopardi, Giacomo (1997), Zibaldone, a cura di R. Damiani, Milano, Mondadori, 3 voll.
Petrarca, Francesco (1996), Canzoniere, a cura di ...
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PASCAL, Carlo
Giorgio Piras
– Nacque a Napoli il 21 ottobre 1866 da Stefano e Maria Gaetana Lapegna (la famiglia era di lontana origine francese) e fu fratello del matematico Ernesto (1865-1940).
Laureatosi [...] , Catania 1918 [su cui v. S. Timpanaro, La filologia di Giacomo Leopardi, Roma-Bari 19973, pp. 189 s.]; La sorella di Giacomo Leopardi, Milano 1921; La poesia lirica di Giovanni Prati ed altri saggi critici, Catania 1913; L’opera poetica di Mario ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] ha smesso di cantare, Torino, Einaudi (ed. orig. Le jour où Nina Simone a cessé de chanter, Arles, Actes Sud, 2008).
Leopardi, Giacomo (1956), Operette morali, a cura di S. Solmi, in Id., Opere, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 1º, pp. 455 ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...