I ➔ titoli di opere (letterarie, ma anche musicali e artistiche in genere) richiedono sempre l’iniziale maiuscola del primo elemento, anche se si tratta di un articolo: Il barone rampante (di Italo Calvino), [...] nominale declinato in caso ablativo (anche con iniziale maiuscola estesa agli elementi successivi al primo): Dei Delitti e delle Pene (Cesare Beccaria), Dei Sepolcri (Ugo Foscolo), Dello stato presente dei costumi degl’Italiani (Giacomo Leopardi). ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] ad es. gli enunciati seguenti:
(102) L’uomo non si potrà mai spogliare dell’amor di se stesso (Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri)
(103) Il barbiere Giangiacomo Mora componeva e spacciava un unguento contro la peste
(Alessandro Manzoni, Storia ...
Leggi Tutto
Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] come un pesce, in grazia dell’aver fatto a modo mio, cioè non aver usato un cazzo di medicamenti», Giacomo Leopardi) cacacazzi o cacacazzo; cappella; cazzata, cazziatone, cazzone, faccia da cazzo, incazzarsi («tu con quella storia di Marcello mi fai ...
Leggi Tutto
La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] («Tu non altro che il canto avrai del figlio / o materna mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ➔ Giacomo Leopardi a fornire in versi una definizione della litote quando, in “A Silvia”, la usa iperbolicamente per denotare la forza del sentimento ...
Leggi Tutto
BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] ), pp. 32936; e su "ercolana", nella miscellanea per nozze Scherillo-Negri, Dai tempi antichi ai tempi moderni. Da Dante al Leopardi,Milano 1904, pp. 445-55.
Sono frutto del soggiorno in Germania lo studio di un codice contenente anche rime di Iacopo ...
Leggi Tutto
I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] usare per indicare personaggi illustri del passato (con particolare riferimento ad autori letterari: il Petrarca, il Tasso, il Leopardi, ecc.) o, ma ormai desueto, per indicare persone viventi nei cui confronti si vuole mostrare particolare deferenza ...
Leggi Tutto
Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...]
(Canz. LXVI, 7-9)
Ma è soprattutto la lingua poetica dell’Ottocento a fare dell’anastrofe una componente specifica, come in ➔ Giacomo Leopardi che la fa variare in tutte le sue potenzialità:
(7) canti, e così trapassi
dell’anno e di tua vita il più ...
Leggi Tutto
PONTANI, Filippo Maria
Anna Meschini Pontani
PONTANI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 17 giugno 1913, primogenito di Guido e di Maria Capello.
Guido (1881-1964), impiegato postale, con la distinzione [...] , lo stile si adeguano e riflettono sempre l’ideologia dominante nell’Italia del tempo: nell’orizzonte nazionale, primato di Dante, Leopardi, Pirandello, D’Annunzio e del Pascoli latino e religioso; critica del modernismo e chiusura a ogni istanza ...
Leggi Tutto
L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] lasso tornano i più gravi / sospiri, v. 9).
La lezione di Petrarca fu accolta dalla nostra tradizione poetica. Giacomo Leopardi utilizza spesso l’antifrasi sia in senso locale, sia in senso discorsivo più globale assicurando in questo senso al tema ...
Leggi Tutto
CERQUETTI, Alfonso
Raffaele Morabito
Nacque a Montecosaro, presso Macerata, da Giovanni, possidente, e da Creusa Pasquali; C. Romiti (A. C.,p. 51)desume da un documento parrocchiale la data di nascita, [...] di una lingua italiana e attestandosi sulle posizioni di un purismo che intendeva richiamarsi al Giordani e al Leopardi e riconosceva gli esempi ottimi nelle scritture degli autori trecenteschi; quanto all'uso contemporaneo, ammetteva che venisse ...
Leggi Tutto
leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...