Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] quel senso di affinità che sostiene non solo le sue scelte di lettore, ma anche le sue prove di scrittore. Sono quindi Leopardi, Foscolo, Monti, Pascoli a tornare spesso nei suoi articoli e nei suoi libri, accanto a D'Annunzio, Dossi, Papini, Soffici ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] impegno civile, in La Sicilia nel Settecento. Atti del Convegno di studi… 1981, I, Messina s.d., pp. 423-441; P. Mangiafico, Leopardi e G. una "classica" amicizia, in La Sicilia, 19 sett. 1998; L. Faraci, Biogr. di Gargallo. Una vita per le lettere e ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] si sono potute avere da quel p. Arsenio Gazikian, che fu traduttore in lingua armena di Omero, Virgilio, Dante e Leopardi.
L'agiatezza della famiglia, la fervida e precoce intelligenza e l'amicizia con alcuni dei migliori ingegni del tempo resero all ...
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CALOGERO, Lorenzo
Giovanna Sarra
Nacque a Melicuccà (Reggio Calabria) il 28 marzo 1910, terzo di sei figli di una famiglia di possidenti, da Michelangelo e Giuseppa Cardone. Frequentato l'istituto tecnico [...] poesia e la spiegazione sociale e culturale di essa. Si sono fatti dei raffronti con altri personaggi, da quello, ovvio, con Leopardi (Trisolini) e con i grandi romantici stranieri, o con i poeti maledetti (De Tommaso) fino al paragone con l'uomo ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] , a Dante (La profezia di Dante, Roma 1933; Il canto VI del Purgatorio, Firenze 1940), a Manzoni e infine a Leopardi, il più amato, e quello altresì al quale dette forse il contributo, in questo campo della critica letteraria, più notevole (Manzoni ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] wprzeszłość polsko-włoska̢(Considerazioni sul passato dei rapporti polacco-italiani), Wrocław-Warszawa-Kraków 1965, pp. 392-403; G. Leopardi, Scritti filologici 1817-1832, a cura di G. Pacella-S. Timpanaro, Firenze 1969, p. 10; Id., Zibaldone di ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] tendenze diverse: dal romanzesco all'epico, dal magico allo storico. Secondo A. Belloni, inoltre, il Conquisto servì come fonte al Leopardi del Consalvo, e ciò non solo per l'ispirazione dei nomi (quelli di Consalvo ed Elvira, appunto), ma anche per ...
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JENNI, Adolfo
Simona Carando
Nacque a Modena il 3 maggio 1911, figlio unico di Giovanni (Hans), svizzero tedesco del Cantone di Berna, e di Maria Barbieri della provincia modenese.
Il padre, venuto [...] J. fu il suo lavoro di critico, principalmente rivolto allo studio dei classici, fra cui, in particolare Dante, Petrarca, Tasso, Leopardi e Manzoni.
Tra i primi saggi si ricordano: La sestina lirica (Berna 1945) e Il "Purgatorio" nel complesso della ...
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CASSONE, Giuseppe
Magda Jászay
Eugenio Koltay-Kastner
Nacque, quartogenito di dieci figli, a Noto il 13 nov. 1843 da Luigi, architetto e ingegnere del genio civile, e da Michela Rizza, che vi si erano [...] tedesca e italiana, francese e russa, inglese e ungherese. Per adesione culturale, ma specialmente per rispondenze psicologiche privilegiò G. Leopardi, A. de Musset, Ch. Baudelaire, H. Heine, N. Lenau, A. von Platen, J. V. Scheffel, G. G. Byron, P ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] di giurisprudenza dell'università di Pisa, dopo aver debuttato sedicenne con un articolo che gioverebbe riesumare, Il Consalvo di Leopardi. A proposito dell'ultima conferenza di G. Carducci, quella prosa romana del Jaufré Rudel,che suscitò gli ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...