Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] , ma anche al «risorgimento economico» d’Italia); con l’Italia unita la parola fece il suo ingresso nel lessico storiografico, con la fondamentale Storia critica del Risorgimento italiano di Carlo Tivaroni, storico, ma anche combattente garibaldino ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] (1993), La tragedia, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1°, pp. 751-792.
Stussi, Alfredo (1995), Lingua, in Lessico critico decameroniano, a cura di R. Bragantini & M. Forti, Torino, Bollati Boringhieri, pp. 192-221 (rist. con il titolo ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] ) di «avere un rapporto sessuale». Analogamente si dica per buggerare (la sessualità anale funge spesso da metafora per il lessico dell’imbroglio), casino, balla e altri.
Inoltre alcuni termini tendono talora a svuotarsi di senso e ad essere usati ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] di consultazione includono senza restrizioni i ➔ dialettismi, cioè le parole di origine dialettale ritenute ormai parte del lessico italiano comune (di scarso interesse per la sinonimia geografica), mentre giudicano caso per caso i regionalismi, che ...
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L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo [...] da laddove, al di là da aldilà, ecc.; in altri casi, invece, sì: per altro e peraltro. A completare il quadro, nel lessico compaiono, accanto a forme obsolete ma comunque attestate come presso che ~ pressoché, anche casi cristallizzati come addosso. ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] di «per» o «come»; ai fini di, con il significato di «per» (cfr. Serianni 2003: 116-117).
Caratteristico del lessico normativo è infine l’alto numero di astrazioni, selezionate in quanto fattori di impersonalità e perché ritenute di registro più ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...]
Variabili sociolinguistiche ricorrono a ogni livello di analisi della lingua, anche se la ➔ fonetica, la ➔ fonologia e il ➔ lessico sono i settori in cui occorrono più frequentemente. Una fra le numerose variabili fonetico-fonologiche in italiano è ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] 1a ed. 1954).
Genna, Giuseppe (1999), Catrame, Milano, Mondadori.
LIP (1993) = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri (http://badip.uni-graz.at/).
Cini, Monica (a cura di) (2008a), I verbi ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] o abbreviata (➔ abbreviazioni).
Sono ricorrenti inoltre, in tutte le forme, alcuni fenomeni tipici della lingua parlata: ad es., un lessico semplificato (con l’uso di termini generici come cosa, fare, ecc.) e, a livello sintattico, la paratassi e ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] e 1993b). La gran parte della produzione scritta di una lingua adotta, infatti, uno stile più formale e un lessico più selezionato rispetto alla gran parte della produzione orale. In quest’ultima, la provenienza regionale dell’autore del messaggio è ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).