Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...]
32 In realtà si ha più di un sistema ortografico.
33 Qualità essenziali del copto sono un’apertura totale al lessico greco, anche a quello tecnico (religioso, liturgico, filosofico, etc.), a un grado molto superiore rispetto sia alla lingua egiziana ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] di P῾awstos Buzand, che mostra di esserne perfettamente consapevole. Le tracce di questo apporto sono evidenti nel lessico, in alcune formule liturgiche, in antiche professioni di fede e nelle primitive traduzioni. Fu soprattutto sotto l’impulso ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] del Nuovo Testamento di Gerhard Kittel (in 16 volumi, 1963-1992) si sono affiancati il Grande Lessico dell’Antico Testamento di Johannes Botterweck, Helmer Ringgren e Heinz-Joseph Fabry (in 10 volumi) e il Dizionario esegetico del Nuovo Testamento ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] che ciascuna di esse formasse un’unità poetica con la precedente. Ben presto codificata da regole precise che ne fissavano lessico, ritmo e contenuti, poteva raggiungere anche un centinaio di versi e annovera fra i suoi maggiori poeti N. Yoshimoto ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] Casotti, un’importante consulente dei rami giovanili.
Si è detto della cifra barelliana, con il suo impasto di mistica e lessico aziendale. Con l’avvento di Luigi Gedda26, la stampa a uso dei dirigenti della Giac cominciò a parlare esplicitamente di ...
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GALLETTI, Filippo Maria
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze nel 1636. Alla bottega del pittore Vincenzo Dandini si riferisce, pur con qualche cautela, la prima formazione artistica del G., nutrita di [...] , ancora una volta dedicati a s. Gaetano, confermandosi come decoratore di buon livello, a suo agio con il lessico cortonesco e contemporaneamente influenzato dalla maniera dei Dandini.
Il 1692, anno d'ingresso dei chierici regolari nel convento di ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] linguaggio giuridico il più vicino possibile alla classicità ciceroniana. La necessità di una particolare attenzione per il lessico giuridico è canalizzata attraverso una minuziosa ricerca filologica e linguistica. Sempre a Padova e nello stesso anno ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] stampa, privilegiò l’uso di una lingua piana tratta dalla prosa fiorentina (come voleva Pietro Bembo) ma anche dal lessico parlato in riva all’Arno, e contribuì all’inclusione della predica nei generi letterari riconosciuti e alla diffusione dell ...
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PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano
Gabriele Mino
PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano. – Nacque a Roma il 14 dicembre 1614 da Oddo V marchese di Pietraforte e da Laura Ceuli.
Non si [...] strettamente coniugati con l’esperienza alchemica. Secondo una tradizione trasmessa da alcuni testi bizantini, specialmente dalla Suda, il lessico bizantino del X secolo ben noto nel Rinascimento, si credeva che il leggendario vello d’oro fosse una ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] , Colossesi, Efesini, I-II Timoteo, Tito); questa partizione è motivata da fattori tanto stilistici (variazioni di lessico e di sintassi) quanto teologici (slittamenti tematici specie in cristologia ed ecclesiologia) e anche storiografici (per l ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).