Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] ai membri delle minoranze religiose (dai valdesi agliebrei), oltre che all’abolizione della censura ecclesiastica cassazione di Firenze, Paolo Onorato Vigliani segnalava in una lettera al presidente del Consiglio Luigi Federico Menabrea che si ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] dall’inizio del V secolo, come gli ebrei, dal servizio dello Stato, la legge li , Chron. a.s. 861 (A.D. 549-550).
34 Si veda la sua letteraagli Illiri (CPG 6882), in Drei dogmatische Schriften Justinians, hrsg. von E. Schwartz, München 1939 ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] ravvisate anche «contraddittorie riproposizioni delle consuete accuse agliebrei e della tradizionale linea teologico-religiosa»42 Raggi, La segregazione amichevole, cit., pp. 36 (per la lettera di Leone XIII), 44.
24 G. Miccoli, Santa Sede, ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] poco, il 1° ottobre, vietò alla popolazione ingiurie e molestie agliebrei. Troppo ricattabile da Roma, a ogni modo, G. - per 78r; F. Sansovino, Del secretario, Venetia 1564, c. 99v (una lettera di G. all'autore); Lettere di principi…, a cura di G. ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] di passaggio per Venezia, aveva fatto al Sarpi il quale, in una lettera del 23 giugno ad Antonio Foscarini, scriveva con sarcasmo: "se V C. (la ribadita assicurazione di tolleranza agliebrei, una razionale regolamentazione dell'attività della ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] forma di castrazione; solo più tardi Antonino Pio aveva concesso agliebrei di circoncidere unicamente i loro figli, ma non gli schiavi bene dell’Impero e della Chiesa, quando, nella sua lettera circolare premessa ai testi del concilio di Nicea, il ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] momento importante dell'esodo degli ebrei chiamato diaspora.
I Fenici
Accanto agliEbrei vivevano i Fenici, un popolo scrittura basato sull'alfabeto. Per ogni consonante fu ideata una lettera che ne rappresentasse il suono. In questo modo, per ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] il suo ruolo di transito nel commercio internazionale. Quanto agliebrei, nel 1533 F. accorda loro d'abitare liberamente informato. E le informazioni sono state positive. E, allora, una lettera di supplica senza data e senza luogo di tal suor Marta a ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] segno distintivo in età medievale, fu quella che impose agliebrei di portare la stella gialla, una norma com’è noto questa mediazione è noto: il 18 ottobre 1938, in una lettera a Mussolini, Nicola Pende richiamava l’approvazione di Farinacci alle ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] era stato ostacolato nei suoi studi dalle limitazioni poste agliebrei) fu il primo a emigrare, temendo di essere 4 febbraio si sentì molto male; la sera, scrisse un'ultima lettera alla moglie Natalia e chiamò un infermiere, che però si rifiutò di ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...