DELOC, Daniele (Daniele da Cremona)
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Cremona, probabilmente nella prima metà del sec. XII.
Il D. è autore di una traduzione in antico francese di due trattati di [...] di Moamin non fu scritto in ebraico, ma in arabo. Dall'arabo fu poi tradotto in latino dal citato Maestro Teodoro, letter. d'Italia, Milano 1930, pp. 73 ss.; N. Zingarelli, Letteratura franco-italiana nei sec. XIII e XIV, in Atti d. Società italiana ...
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GINANNI, Francesco
Antonio Saltini
Nacque a Ravenna il 13 dic. 1716 dal conte Marco Antonio e da Alessandra Gottifredi. Trascorse la fanciullezza in un vivace ambiente culturale scientifico e letterario: [...] origine, scritto nel 1774 per contestare l'origine araba dei numeri correnti. Si può rilevare che nessuno dei opere dello zio. Il suo ruolo nella storia della letteratura naturalistica può essere valutato, sul terreno fitopatologico, attraverso G ...
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AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] il piano dettagliato, doveva comprendere cronache dell'età bizantino-araba, normanno-sveva e angioino-aragonese. Il disegno dell' questi scritti il richiamo ai più noti esponenti della letteratura curialistica è quanto mai deciso ed esplicito. In ...
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FABBI, Fabio
Annamaria Bernucci
Nacque a Bologna il 18 luglio 1861 da Giuseppe ed Emilia Negri. Nel 1876 ottenne "onorevoli menzioni" in varie discipline (scultura statuaria, ritratto dal vero, elementi [...] tav. XI), dal taglio fortemente fotografico, Donna araba, Il vasaio, Vecchio musulmano. All'Esposizione internazionale più di cento volumi, prediligendo, oltre ai classici della letteratura pubblicati dalla casa ed. Nerbini di Firenze (G. Casanova ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] committenti, è dunque quello di divulgatore della scienza arabo-ebraica presso i cristiani, secondo uno schema frequente 1, Il Medioevo latino, V, Cronologia e bibliografia della letteratura mediolatina, Roma 1998, p. 651; Nouvelle Biographie générale ...
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GIOVANNI da Parma
Franco Bacchelli
Con questo nome si conoscono almeno quattro medici vissuti nel XIII e nel XIV secolo, le cui vicende, per l'omonimia e per la vicinanza dei luoghi in cui si trovarono [...] a risalire, al di là dei testi della medicina araba, fino alle fonti greche. È infatti probabile che archiatri pontifici, Roma 1784, I, pp. 69-71; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Modena 1788, pp. 224 s.; V, ibid. 1789, pp. 66 ...
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FRANCESCHI, Emilio
Stefania Frezzotti
Nacque a Firenze il 16 marzo 1839 da una famiglia di modeste condizioni. Dopo gli studi al collegio Fortiguerri di Pistoia e all'istituto di belle arti di Firenze [...] (marmo: Napoli, Museo di Capodimonte).
In Guida araba il F. affrontò un soggetto caratteristico ed esotico, quasi a morte: il soggetto fu suggerito dalla abbondante letteratura contemporanea di ambientazione romana, tra la quale viene menzionata ...
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BRUNO da Longobucco
Enrico Pispisa
Nacque a Longobucco, in Calabria, nei primi anni del sec. XIII. Le notizie sulla vita di questo medico e chirurgo sono scarse, contraddittorie e, il più delle volte, [...] imparato dallo studio della chirurgia classica e specialmente araba (il calabrese è, si ricordi, uno dei medicina, Venezia 1812, IV, pp. 286-287; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Milano 1823, pp. 343-346; N. Morelli, Vite dei ...
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CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] sempre accoppiato la passione letteraria: esperto intenditore della letteratura d'Italia e delle altre nazioni, conosceva diverse lingue .
Considerato tra i più convinti assertori della scuola araba (che si contrapponeva alla scuola greca, a cui ...
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CIANTAR, Giovanni Antonio
Giovanni Mangion
Nacque a La Valletta il 4 sett. 1696, in una famiglia agiata e titolata, stabilitasi a Malta almeno dal Quattrocento. Nell'ottobre 1711compì un viaggio a Maiorca, [...] e si dedicò agli studi di giurisprudenza e, soprattutto, di letteratura, entrando tra gli arcadi col nome di Tagindo Ionide. Uscito il C. diede prova di saggio giudizio affermando l'origine araba, con influssi romanzi, della lingua pgrlata a Malta, in ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...