Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] nell’arte sacra, sviluppato a partire dall’ampia letteratura medievale sui primi secoli delle persecuzioni dei cristiani. In tali figurazioni si illustra spesso la capacità dei martiri di sopravvivere a torture mortali: si configurano così le ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] sviluppa poi l’i. come semplice genere letterario, per es. in alcuni carmi di Orazio; ma i. vero e proprio di buona parte dell’Hymnus ambrosianus o Te Deum.
Nella letteratura greca si segnalano poi personalità come s. Gregorio di Nazianzo, Sinesio di ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] storici o immaginari. Primo esponente della letteratura copto-araba fu Severo di Ashmunein (10° sec.). I manoscritti di Dēr es-Suryān nella valle an-Naṭrūn). Le chiese a cupola di tal genere rimasero invariate sino a epoche recenti.
I primi esempi di ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] , da lui attinsero poi tutti gli eruditi e in genere la cultura romana (e anche greco-romana) dei secoli scritti diletteratura avevano carattere teorico. Accanto alla letteratura, V. studiò con larghezza e incomparabile ricchezza di conoscenze ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...] agilità e omogeneità timbrica rendendo possibile l’emissione di qualsiasi nota della scala cromatica. Alla letteratura solistica per c., strumento prediletto dai compositori romantici, appartengono composizioni di F.J. Haydn, W.A. Mozart, L. van ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] superare per raggiungere la perfezione. Figure serpentiformi di ogni genere ricorrono nella mitologia germanica, dove il d. appare come custode di tesori o mostro che infesta territori; così in genere nelle tradizioni folcloristiche dove si fa ancora ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] fallico.
Poesia priapea Componimento poetico greco e latino, in origine specie di mimo in onore del dio P.; il genere dei priapei, introdotto nella letteratura greca da Eufronio di Chersoneso (3° sec. a.C.), perse in seguito l’originario significato ...
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Nel racconto biblico di Genesi 2-5, la prima donna, progenitrice del genere umano. Dio creò E. con una costola di Adamo, perché fosse sua compagna. Ingannata dal serpente, E. mangiò e indusse Adamo a mangiare [...] del parto. E. ebbe come figli Caino, Abele e Set. La letteratura cristiana antica ha contrapposto la figura di E., che ha condannato l'umanità disobbedendo al comandamento di Dio, a Maria madre di Gesù, che l'ha salvata con l'obbedienza e la fede in ...
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Patriarca serbo (n. 1174 circa - m. Tirnovo 1235), primo arcivescovo di Serbia. Ultimo figlio del principe Stefano di Nemanja, nel farsi monaco sul M. Àthos (1192) lasciò il nome originario di Rastko per [...] ottenendo (1219) dal patriarca di Costantinopoli il riconoscimento dell' di eccezionale importanza storica per l'orientamento dell'intera cultura serba, S. è l'iniziatore del genere agiografico che costituisce l'aspetto più originale della letteratura ...
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(X, p. 7; App. II, I, p. 569; III, I, p. 359; IV, I, p. 414)
Chiesa cattolica
Gli anni Ottanta si presentano nella storia della C. come un momento unitario; la fine del pontificato di papa Paolo vi ha [...] e dei santi in genere, i pellegrinaggi, ecc. Un chiaro sintomo di ciò è il numero crescente di canonizzazioni, ma anche il nel 1986 merita una menzione speciale nel quadro della letteratura ecumenica contemporanea. Il suo titolo è The Evangelical- ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...