MENOLOGIO
N.P. ¿evcenko
Il termine m. deriva dal gr. μήν ('mese') e indica un tipo di calendario liturgico in cui sono riportate tutte le feste fisse dell'anno liturgico secondo la loro cadenza, mese [...] monastica si basava invece su m. digenere diverso, contenenti vite di santi sempre ordinate cronologicamente secondo il Menologio di Basilio II (Cod. Vaticano greco 1613) (Codices e Vaticanis selecti, 8), 2 voll., Torino 1907.
Letteratura critica. ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] in piazza del Popolo. Continuò a coltivare anche la pittura digenere e di paesaggio con opere che, sempre nel 1846, espose nel la Pittura, la Letteratura e la Scultura. Sempre in sostituzione di quello Borghese, lo stemma di papa Mastai fu ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] di moda a Milano».
Nel 1875 presentò a Brera Estate di San Martino (Milano, Galleria d’arte moderna), soggetto digenere 1849, Roma 1904, p. 255; R. Barbiera, Verso l’ideale: profili diletteratura e d’arte, Milano 1905, pp. 73-98; P. Levi, Domenico ...
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CONTI, Francesco
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 20 gennaio del 1681 da Carlo e Umiltà Ciabilli, probabilmente parente del pittore Giovanni C. Ciabilli; insieme con il Ciabilli il C. fu allievo [...] battute da Sagrestani, Ferretti e Bonechi (affreschi vertiginosi, ma anche scenette digenere), senza emigrare come Sebastiano Galeotti o Giuseppe Grisoni; poco più anziano di Agostino Veracini e Vincenzo Meucci, li vince per la luminosità del tocco ...
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ELENA, Giuseppe
Gianluca Kannès
Figlio di Antonio, nacque a Codogno (Milano) il 2 luglio 1801. Abbandonò per la pittura gli studi in seminario. Entrato a Brera probabilmente già ventenne, è dubbio che [...] per soggetti di vita cittadina e per la veduta digenere, resi, al di là di un certo gusto di maniera per C. Dossi, Rovaniana, a cura di G. Nicodemi, I, Milano 1946, pp. 8, 184, 189, 343; L. Medici, Letteratura milanese dagli albori ai nostri giorni, ...
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GIANI, Giuseppe
Monica Vinardi
Floriana Spalla
Nacque a Cerano d'Intelvi, ora in provincia di Como, il 17 sett. 1829, da Tommaso e da una certa Giovanna, originaria di Dizzasco.
A dodici anni si trasferì [...] e letterari e scene digenere con sobrietà di linguaggio, che rifugge da esiti virtuosistici di brillante superficialità. Così che fu l'immaginario collettivo - interpretato unitariamente da letteratura, arti figurative e mondo del melodramma - cui ...
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REGGIO CALABRIA (῾Ρήγιον, Regium)
A. de Franciscis
Una sia pur sommaria delineazione topografica di questa città, che tanta parte ebbe nella storia della colonizzazione greca in Italia per la sua felice [...] l'epiclesi di Φακελῖτις: il problema, come anche la ricerca della ubicazione del santuario è vivo nella letteratura erudita di divinità e di offerenti, figurine digenere e grottesche, gruppi satireschi, àrule con rilievi mitologici, modellini di ...
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TACUINUM SANITATIS
F. Moly-Mariotti
Denominazione tradizionale di un trattato medico (libro di sanità) redatto a Baghdad per iniziativa del medico e letterato Abū al-Ḥasan al-Mukhtar Ibn Buṭlān nell'11° [...] moltissimi personaggi che creano piccole e realistiche scene digenere.Verso il 1380 vennero ideate le famose copie texte, édition critique, traduction, commentaire, Louvain 1990.
Letteratura critica. - L. Cogliati Arano, Tacuinum Sanitatis, Milano ...
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GRAMICCIA, Lorenzo
Stefania Bolzicco
Nacque a Cave, presso Palestrina, nel 1702, come è comunemente riportato dalla letteratura (Di Re), o nel 1704, secondo quanto si deduce da un documento pubblicato [...] pittore.
A Venezia il G. alternò la sua produzione di pale d'altare e dipinti per chiese, di gusto classicista, con quella di scene digenere che risentirono con evidenza della lezione di Pietro Longhi.
Il primo dipinto eseguito nella città lagunare ...
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BĀWĪT
M. Rassart-Debergh
Località dell'Egitto, posta sulla riva sinistra del Nilo, a km. 30 ca. a S di al-Ashmūnayn, al limite della zona desertica. Il sito, il cui nome deriva dal copto avōt/evōt (monastero, [...] 18); scene digenere, come i topolini che recano doni a un gatto chiamato 'da Bouto' (cappella 42).Al di fuori della cinta in Aegypto, a cura di A.J.Festugière (Subsidia Hagiographica, 34), Bruxelles 1961, pp. 46-71.Letteratura critica.- J. Clédat, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...