FONTANA, Marco Publio
Gianfranco Formichetti
Nacque il 18 genn. 1548, non si sa se nel Bergamasco (a Palosco) o nel Bresciano.
Sappiamo di un suo primo maestro, Pietro Rossi, che lo guidò negli studi [...] un collegamento certo originale, con riferimenti alla letteratura esoterica e un sapore mediceo-ficiniano non troppo proprio et ultimato fine del poeta (Bergamo 1615). Le sue poesie latine, raccolte da M.A. Foppa, furono edite con il titolo Poëmata ...
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DE FRANCESCHI, Andrea
Sergio Zamperetti
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Lorenzo, l'11 genn. 1473, primo dei nove figli di Piero di Bartolomeo e di Diana, figlia del feltrino Andrea Rugagnoli [...] - le fonti lo descrivono "dotto nella lingua italiana, latina e greca, oltreché nella musica e nella numismatica" - documenti che fu di non poco aiuto - secondo M. Foscarini nella sua Letteratura veneziana, Padova 1752, p. 66, n. 182 - a Niccolò ...
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CERETO (Cereta, Cereti), Laura
Marco Palma
Nacque a Brescia nel 1469 dal giureconsulto Silvestro e da Veronica di Leno. All'età di sette anni fu affidata per l'educazione a un monastero, ma dopo qualche [...] nome della C. è legato a una raccolta di lettere latine da lei inviate ai familiari e a una serie di personaggi bresciana, I,Brescia 1818, pp. 250-252; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, III, Milano 1833, p. 169; A. Zanelli, L. C. ...
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BALLINO, Giulio
Lia Sbriziolo
Alcune notizie sul B. si attingono dai cenni autobiografici d'una sua lettera del 1571 inserita nel lib. IV della nota raccolta epistolare di Bernardino Pino (Venezia 1582, [...] 1530. Dedito soprattutto in gioventù agli studi d'eloquenza latina, passò poi, sempre a Venezia, alla professione forense volgar poesia, V, Venezia 1730, p. 102; M. Foscarini, Della Letteratura veneziana, I, Padova 1752, p. 398 e n. 195; G. Fontanini ...
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CASTELLANI, Pier Nicola
Carlo Colombero
Vissuto tra il XV e il XVI secolo, non se ne conosce la data di nascita, né quella di morte. Nacque a Faenza, da Benedetto, di antica famiglia cittadina.
Secondo [...] e ne derivò una multiforme attività che si esplicò nella letteratura, nell'insegnamento della medicina e della filosofia, nella portato in Italia nel i Si 6, insieme ad una grezza versione latina fattane da un ebreo di Candia, Mosé Rovas. Il C. ...
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BENCIVENNI, Zucchero
Cesare Segre
Fiorentino del "popolo" di S. Piero Maggiore, notaio, il B. ha consegnato le poche notizie che sinora ci son giunte di lui agli incipit e agli explicit delle sue opere, [...] traduce infatti (da un volgarizzamento francese?) la versione latina, dovuta a Gherardo da Cremona, del Liber medicinalis La principale traduzione del B. esce però dall'ambito della letteratura scìentifica: si tratta infatti della Somme le Roi di ...
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BASILE, Domenico
Enrico Malato
Nacque e visse probabilmente a Napoli nella prima metà del sec. XVII. È noto per aver pubblicato una versione in dialetto napoletano del Pastor fido di Battista Guarini: [...] p. 230), l'opera del B. resta tuttavia il primo tentativo appena notevole di traduzioni di classici della letteratura italiana prima, e poi anche latina e greca, in dialetto napoletano. È infatti la sua opera che inaugura, per così dire, il nuovo ...
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GUANCIALI, Quintino
Francesco Millocca
Nacque a Loreto Aprutino il 23 nov. 1811 da Domenico, di nobile famiglia originaria di Pisa, e da Isabella Rozzi. All'età di dieci anni entrò nel seminario di [...] G. consolidò il suo prestigio tra gli autori in lingua latina con una lunga serie di componimenti d'occasione e con Critica, VII (1909), p. 342; VIII (1910), p. 216; Id., La letteratura della nuova Italia. Saggi critici, V, Bari 1957, pp. 212-215; A. ...
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AVERANI, Benedetto
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 19 luglio 1645, fratello maggiore di Giuseppe, celebre giureconsulto, autore di una sua biografia (in B. A., Opera Latina, I, Florentiae 1717, [...] ispirate al modello tibulliano e, cosa rara in quegli anni di imperante umanesimo latino, si applicò da solo con estremo impegno allo studio della lingua e della letteratura greca. Frequentò l'Accademia degli Apatisti, di cui fu creato "principe", ed ...
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BARZANI, Pier Antonio
Italo Zicàri
Nacque a Bagnolo nel Bresciano da Domenico e da Maddalena Pilotta il 26 febbr. 1705.Trasferitosi giovanissimo a Brescia, studiò grammatica e retorica presso i gesuiti [...] S [alutem] (Brixiae 1738), una bella epistola latina orazianamente atteggiata, nella quale esorta il giovane destinatario allo I, Brescia 1818, pp. 97 s.; A. Lombardi, Storia d. letteratura italiana nel sec. XVIII, V, Venezia 1832, p. 263; G. Dandolo ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...