ARDUINI, Carlo
Mario Barsali
Nacque a Civitella del Tronto (Teramo) il 10 nov. 1815 da famiglia benestante e ad Ascoli Piceno, dove studiò, prese gli ordini sacerdotali. A Offida l'abate A. insegnò [...] l'introduzione a un corso di dodici lezioni sull'arte e la letteratura dei Rinascimento, col titolo La nazionalità italiana (23 e 30 antiche popolazioni italiche e non è risultato della potenza romana, ha come ostacolo la Chiesa cattolica, che la ...
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Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] – sono dette palliate, dal nome del tipico mantello greco (il pallium). Quelle di ambientazione romana sono invece chiamate togate, dal tradizionale abito dei Romani, la toga. Plauto ricava però alcune situazioni e personaggi anche da un altro genere ...
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Saffi, Aurelio
Uomo politico e scrittore (Forlì 1819 - San Varano, Forlì, 1890). Laureatosi in giurisprudenza a Ferrara, per compiere la pratica forense si trasferì a Roma. Qui iniziò anche a dedicarsi [...] ’8 e 9 febbraio in cui fu proclamata la Repubblica romana. Due giorni dopo fu nominato ministro dell’Interno e, il 1853 si trasferì a Oxford, dove diede lezioni di lingua e letteratura italiana e collaborò a periodici italiani e stranieri. Tornato in ...
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Caetani, Michelangelo
Uomo politico e letterato (Roma 1804 - ivi 1882). Principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel 1850. Ingegno versatile, si interessò [...] alla letteratura, alla storia, all’archeologia, all’oreficeria e accolse in casa letterati, artisti, scienziati e uomini politici trenta anni. Liberale moderato, ebbe parte negli eventi politici romani: nel 1848 fu chiamato da Pio IX al ministero di ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] fascista e considerato poi un libro capitale nella letteratura italiana, alla quale riuscì a imprimere una svolta era registrato su personaggi socialmente deboli (Agostino, 1944; La Romana, 1947; La disubbidienza, 1948; L'amore coniugale, 1949; ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] classica (G. Rodenwaldt nel 1921, a proposito dell’arte romana del 3° sec. d.C.) alla medievale, alla scena le oscure forze dell’istinto e del sesso) sono, per la letteratura, legati principalmente all’opera (almeno in parte) di F. Kafka e ...
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Grecista italiano (Valmontone 1915 - Roma 2014); prof. univ. dal 1963, professore emerito di letteratura greca nell'univ. di Urbino. Si è particolarmente dedicato allo studio della lirica e metrica greca [...] Bacchilide. Studi (1958), Le teorie del discorso storico nel pensiero greco e la storiografia romana arcaica (in collab. con G. Cerri, 1975), Storia della letteratura latina (con E. Pasoli e M. Simonetti, 1976), Lo spettacolo nel mondo antico. Teatro ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] ma penetrata poi nel popolo, sì da farsi vera e propria leggenda. Questo V. entrò nella letteratura romanzesca ed enciclopedica (Image du monde, Roman des sept Sages, Cleomadis, Renart le Contrefait, il Virgilio Mantovano, ecc.) e nello stesso clima ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] . Verso la fine dell’antichità la r. domina la letteratura: sofisti e retori hanno nella società una posizione di prestigio la r. greca, come si era venuta sistemando in età romana. Nella scuola di Gaza trovano espressione gli ultimi sviluppi dell ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] continue modificazioni fonetiche delle parole pronunciate.
Letteratura
Antichità classica
O. greca. - Presso poi, parlare, per la Grecia, di indirizzi retorici (➔ atticismo).
O. romana. - Anche a Roma l’o. sorse presto nelle discussioni del Senato ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...