. Questo termine, trascrizione del greco ἀντιλεγόμενα (sott. βιβλία) cioè "discussi, controversi (libri)" pare sia stato usato per la prima volta da Clemente Alessandrino, per indicare quei libri cristiani [...] stesso mette in un primo gruppo i libri riconosciuti da tutti, ossia i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le letteredi S. Paolo, la prima di Giovanni, e la prima di Pietro, soggiungendo che "a questi è da aggiungere, se si crede, l'Apocalisse ...
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Autore greco del sec. IV d. C., il cui nome è legato ad una particolare edizione degli scritti apostolici (Atti e Lettere). La fece conoscere per il primo L. A. Zaccagni, pubblicando nella sua Collectanea [...] prologhi, sommarî, indici, ecc., che in numerosi manoscritti greci accompagnano le Letteredi S. Paolo, gli Atti e le Lettere degli altri apostoli. Bisogna però in esso distinguere il primitivo fondo dagli accrescimenti posteriori. Opera del primo e ...
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Poeta e bibliofilo maiorchino, nato a Palma di Maiorca il 16 maggio 1825, morto a Barcellona il 6 giugno 1897. Dopo aver seguito le scuole di umanità a Palma, si recò a Barcellona dove, sotto la guida [...] diPaolo Piferrer e di Gioacchino Rubió y Ors, si dedicò col più vivo amore allo studio delle lettere e alla poesia. Nelle sue prime composizioni poetiche usò il castigliano, ma divenuto poi entusiasta fautore e animatore del rinascimento catalano, ...
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. Secondo duca longobardo di Spoleto, succedette a Faroaldo, ed è ricordato la prima volta, a capo del ducato e in lotta aperta contro i Bizantini e il papa, il 27 settembre 591. Favorito dalla posizione [...] a giungere fin sotto la città e a costringere alla pace papa Gregorio Magno. Pagano ancora, a detta diPaolo Diacono, A. appare dalle letteredi Gregorio Magno come un capo energico e violento, pericoloso vicino del papa stesso. Egli morì nel 600 o ...
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Termine della finanza pontificia. 1. Entrata originaria delle comunità dello Stato della Chiesa. Era il prezzo delle erbe, che le comunità vendevano ai privati, quali padroni del pascolo per ragione di [...] 1464, diPaolo II; 27 ottobre 1495 di Alessandro VI; 16 dicembre 1519, di Leone X; 18 febbraio 1577, di Gregorio , di cui le ultime sono contenute nelle lettere 11 luglio 1635 (al governatore di Viterbo); 8 luglio 1639 (al governatore di Recanati ...
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In Atti, VI, 2-6, si narra che gli Apostoli, non bastando alla predicazione e all'amministrazione, scelsero sette cristiani e li preposero al disbrigo delle faccende assistenziali e di servizio nella Chiesa [...] costituisce ormai più grado stabile, ma solo dì breve passaggio, con pure mansioni liturgiche (v. ecclesiastici).
Bibl.: E. Ruffini, La gerarchia della Chiesa negli Atti degli Apostoli e nelle letteredi S. Paolo, Roma 1921; F. Hallier, De Hierarchia ...
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Vescovo anglicano di Natal (Africa meridionale), nacque a Saint-Austell (Cornovaglia) il 24 maggio 1814. Studiò a Cambridge, e vi professò matematica dal 1841 al 1846. Fu poi promosso al vescovato di Natal [...] convertiti al cristianesimo, che destò grande scandalo nel mondo teologico anglicano; i Commentarî del Pentateuco, delle letteredi S. Paolo, del Vangelo di S. Matteo, scritti con spirito razionalistico e pubblicati dal 1862 al 1879.
Bibl.: W. Cox ...
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GENNADIO I di Costantinopoli
Già abate di un monastero di Costantinopoli, succedette nel 458 ad Anatolio nel patriarcato di quella città; vi morì il 25 agosto 471, avendo per successore Acacio (v.).
Contro [...] lo dice lingua nitidus et ingegno acer, e sembra certo che avesse pubblicato commenti alle letteredi S. Paolo e alla Genesi, seguendo indubbiamente il tipo di esegesi antiochena; ma non rimangono che frammenti, conservati nelle "catene".
Bibl.: Acta ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] delle belle lettere in Italia), documento pregevole della critica romantica anteriore al De Sanctis e primo esemplare di storia letteraria italiana quale ancora viene intesa, come sistematica indagine complessiva. "Non nuova nel senso che rappresenti ...
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Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) dilettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] certamente per dissensi filosofici e teologici (un suo commento al Timeo di Platone letto alla Sapienza nel 1594 fu sconsigliato dalle autorità ecclesiastiche nel 1596 e una sua operetta sulla grazia divina fu posta all'Indice nel 1604). Fu impegnato ...
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Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...
benaltrismo s. m. Nella lingua dei media, l’atteggiamento polemico, molto diffuso in politica, di chi ammonisce che non bisogna occuparsi di una data questione perché sarebbero ben altre, più importanti, quelle da affrontare. ◆ «Ma questi qui...