PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] ‘Consolatio’ Coisliniana di Boezio: le glosse e la biblioteca di P. da M, in Atti e memorie dell’Accademia patavina di scienze lettere ed arti, XCIII (1980-81), pp. 29-52; M.C. Vitali, La biblioteca del convento padovano di S. Giovanni di Verdara, in ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] anno fu tra i primi ad essere nominato membro dell'Accademia d'Italia, di cui fu pure vice presidente per la classe delle lettere.
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, il F. morì a Roma il 13 dic. 1943.
Il F. investì con la sua produzione ...
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giochi enigmistici
Ennio Peres
Come tenere allenata la mente
L'enigma è un gioco, di antichissima tradizione, la cui risoluzione comporta un ragionamento e non solo uno sforzo di memoria. I giochi enigmistici [...] di meccanismo linguistico il gioco è stato composto; il diagramma numerico, che ha scopo di indicare la lunghezza in lettere delle parole che compongono la soluzione (negli indovinelli in genere questa indicazione si omette); l'esposto, che fornisce ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] ebraico (aleph) viene scambiata con l'ultima (taw), la seconda con la penultima e così via; dalle iniziali delle prime lettere scambiate fra loro deriva il nome di questo cifrario: Atbash.
Se utilizziamo quest'idea otteniamo, per l'alfabeto esteso ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] , che, anche per lo scarso numero di abbreviazioni, ha i pregi della semplicità e della chiarezza del disegno delle lettere e perciò della leggibilità: è la minuscola carolina, corrispondente ai nostri caratteri a stampa, che si diffonde rapidamente ...
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Filologo (Sarego, Vicenza, 1850 - Pisa 1934), professore di letteratura latina nelle università di Catania (1886-1900) e di Milano (1900-26); socio nazionale dei Lincei (1920). Dedicò una lunga serie di [...] dirsi creatore. Tra le sue opere maggiori in questo campo: La scuola e gli studi di Guarino Veronese (1896); Ottanta lettere inedite del Panormita (1910); l'edizione dell'Epistolario di Guarino (3 voll., 1915-19); Storia e critica dei testi latini ...
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WARTBURG, Walther
Linguista, nato a Riedholz presso Soletta il 18 maggio 1888. Prese la libera docenza nel 1922 a Berna e nel 1929 fu chiamato alla cattedra di filologia romanza a Lipsia. Dal 1935 insegna [...] E. Valsecchi, gli Italienische Kulturberichte (1934 segg.).
La sua opera principale: Französisches etymologisches Wörterbuch (1922 segg., finora sono uscite le lettere A, B, D, E, F e parte della lettera C; edito prima a Bonn e Lipsia, ora a Lipsia e ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] -15, Firenze 1915, pp. 169 s.
D. Comparetti, Sugli studi ebraici in Italia e sul prof. L., in Riv. italiana di scienze, lettere ed arti, III (1862), pp. 1690-1692; S.D. Luzzatto, Epistolario italiano, francese, latino, pubblicato dai suoi figli, I-II ...
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MANUZZI, Giuseppe
Antonio Carrannante
Ultimo di cinque figli, nacque il 18 marzo 1800 in località Bulgaria (frazione di Cesena) da Francesco e da Maddalena Magnani.
Ancora fanciullo fu ospitato da un [...] 26 sett. 1876.
Fonti e Bibl.: Reggio Emilia, Biblioteca A. Panizzi, Fondo Manuzzi (55 fascicoli di opere autografe del M. e molte lettere sue o a lui dirette da R. Bonghi, C. Cantù, A. Cesari, P. Giordani, A. Pezzana, I. Pindemonte, G.P. Vieusseux e ...
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SICCHE O SI CHE?
La grafia corretta di questa congiunzione è sicché, con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento sintattico
Andò verso le librerie e la vastità delle vetrine lo trattenne un momento sicché [...] dei secoli scorsi
Tu ci hai dotati del funesto istinto della vita sì che il mortale non cada (U. Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis)
Sì che con grafia separata può corrispondere anche all’unione dell’avverbio sì e della congiunzione che, con ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...