(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] conosciuto alcuna consacrazione letteraria. Solo i Tuareg (sing. Targhi) posseggono una scrittura, le tifīnagh (f. pl. «le [lettere] fenicie»), usata però a scopi meramente pratici e decorativi. A partire dagli anni 1980, un forte movimento culturale ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] in will earn rispetto a we learn.
Nella lingua russa, s. duro (tvërdyj znak) e s. molle (mjagkij znak), nome di due lettere che indicavano una volta due fonemi diversi, oggi non più pronunciati. Il s. duro dopo la riforma ortografica non è più usato ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] , aggettivi e pronomi (forti) monosillabi uscenti in vocale semplice (es., gru, re; Bra, blu; le note musicali do, re, mi ecc.; le lettere a, bi, ci ecc.; i pronomi forti me, te, tu ); quindi si pronuncia: un bi corsivo ‹um bi kkorsìvo›; a me lo dici ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] 334 s.; M. Campanelli - M.A. Pincelli, La lettura dei classici nello Studium Urbis tra umanesimo e Rinascimento, in Storia della facoltà di lettere e filosofia de "La Sapienza", a cura di L. Capo - M.R. Di Simone, Roma 2000, pp. 108-110, 119 s., 161 ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...]
Bembo, Pietro (19662), Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET (1a ed. 1960).
Bembo, Pietro (1987-1993), Lettere, edizione critica a cura di E. Travi, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 4 voll.
Bembo, Pietro (1991), Gli Asolani ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] : utili considerazioni sono rintracciabili, per es., in testi rivolti ai segretari come L’idea di varie lettere (poi Nova idea di varie lettere missive) di Benedetto Pucci (Marazzini 2008: 139).
Nella più importante opera sull’ortografia del Seicento ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] tra il minimo di affidabilità dimostrato dai volumi della prima Edizione nazionale (Opere, 1935-40; ancor più scadenti le Lettere, 1938-68) e la raffinatezza filologica di stampe più recenti: da quella delle Odi barbare curate da Gianni A. Papini ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] particolare se non fosse stato coinvolto quasi casualmente nell'affaire Vella, che agitò per un decennio la comunità delle lettere e gli diede notorietà internazionale.
Negli anni Ottanta si era diffusa in Europa la notizia del ritrovamento, nella ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] come in (2)] o contenere variazioni» (Mortara Garavelli 1989: 201)
(2) Erano le donne che avevano conservato le lettere, erano le donne le mie interlocutrici più preziose [...]. Parlavano le donne de «L’ultimo fronte», parlavano da protagoniste (Nuto ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] . (1980), Il greco di Dante. Ricerche sulle dottrine grammaticali del Medioevo, Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.
Mazzini, Innocenzo (1989), Introduzione alla terminologia medica. Decodificazione dei composti e derivati di origine ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...