BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] ), pp. 338-343;soprattutto G. Bottiglioni. G. B.: nel decennale della sua morte, in Atti e mem. dell'Accad. di scienze, lettere ed arti di Modena,s. 5. X (1952),pp. XXXIX-LII; e naturalmente il già ricordato profilo delineato da A. Monteverdi come ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] I. Ascoli (Terracini - Vidossi, p. 115); quindi fu ammesso alla Scuola normale superiore di Pisa, dove conseguì la laurea in lettere. Dopo un periodo di insegnamento in istituti medi della Campania (Cava de' Tirreni e Napoli, 1890-98), nel 1899 vinse ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] e fil0logiche, XXV [1820; ma 1822], pp. 119-156; un Elogio dell'accademico G.B. Piacenza, primo architetto civile di s. m., letto il 27 nov. 1823, fu pubblicato nelle Memorie della stessa classe, XXVIII [1824], pp. III-XIV). Ma, ancora una volta, il ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] del leggere e dello scrivere, è chiamato metodo f. quello che prende in considerazione il puro suono delle lettere dell’alfabeto (a, bbb..., rrr...), diversamente dal cosiddetto metodo alfabetico, basato sulla compitazione del ‘nome’ di ciascuna ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] italiana dall’Unità ai nostri giorni, a cura di G. Cives, La Nuova Italia, Firenze 1990, pp. 1-53.
R. Bonghi, Lettere critiche. Perché la letteratura italiana non sia popolare in Italia, a cura di E. Villa, Marzorati, Milano 1971.
E. Bosna, Scuola e ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] e denominate l'una dopo l'altra, ma il paziente ha una enorme difficoltà a costruire, dagli elementi costituenti una stringa di lettere, una unità coerente, la 'forma della parola'. Il più delle volte tale forma di dislessia si presenta in forma pura ...
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CENTINAIO O CENTINAIA?
Centinaio (maschile) è singolare, centinaia (femminile) è plurale
un centinaio ma due centinaia
È uno di quei casi in cui in italiano un nome maschile in -o presenta un plurale [...] ).
Usi
Spesso centinaio e centinaia vengono usati con valore approssimativo di ‘circa cento’, o con valore indeterminato di ‘molti, parecchi’
Ho ricevuto un centinaio di lettere
Passeranno centinaia d’anni.
VEDI ANCHE plurale dei nomi ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] , finalm.e) e lo -zione degli astratti (relaz.e, educaz.e). Ma qualunque parola poteva essere resa con un compendio: nelle lettere della famiglia Leopardi sono usati con grande larghezza ñro ‘nostro’ e ṽro ‘vostro’, ma anche q˜lche, q˜do, f˜se ‘forse ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] voluto capire e che Galileo chiama «dottori di memoria» (VII, 139) perché capaci solo di ripetere ciò che hanno letto in Aristotele e in altri autori canonici. I destinatari ideali di Galileo sono invece gli «intendenti», quelli che sono «capaci ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] non in modo riflesso, quando non ironico (come accade ormai in molta narrativa). L’adozione delle faccine, dei numeri al posto delle lettere dell’alfabeto, della x al posto di per, del k al posto della c per rappresentare l’occlusiva velare, di vari ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...