L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] ) del nome e cognome dell’attrice, Calvino se ne stupì: non era consapevole del fatto che Raggio di sole aveva tutte le lettere (tranne una) in comune con il nome Elsa de’ Giorgi.
Bartezzaghi, Stefano (2004), Incontri con la Sfinge. Nuove lezioni di ...
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Sabatini, Alma. – Linguista e attivista italiana per i diritti civili (Roma 1922 - ivi 1988). Laureatasi nel 1945 in Lettere moderne all’Università degli studi di Roma, dalla metà degli anni Cinquanta [...] ha affiancato agli studi di linguistica (Così si parla inglese: grammatica, conversazioni, esercizi, 1965; Civiltà anglosassone. Antologia di letture inglesi e americane, 1966; Corso d’inglese per la scuola ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] varii, ivi 1927; Il Giappone vittorioso, Milano 1908; Trilogia intorno alla guerra, in Atti della R. Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli, nuova serie, V, 1916; Nuova Trilogia intorno alla guerra, ibid., 1918: Trilogia intorno ...
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Filologo classico francese (Aix-en-Provence 1920 - Parigi 2006), professore di filologia greca a Parigi, insegnò alla facoltà di lettere di Poitiers (1953), all'univ. di Nanterre (1965), alla Sorbona (1972) [...] e infine al Collège de France (1985-1992). Allievo di A. Dain, ne ha continuato la vastità di interessi; numerosi e autorevoli i suoi contributi nel campo della storia dei testi (Histoire du texte de Pindare, ...
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Nencioni, Giovanni
Maurizio Trifone
Storico della lingua, nato a Firenze l'11 settembre 1911. Ha insegnato glottologia nella facoltà di Lettere di Bari (1950-52), storia della lingua italiana nella [...] facoltà di Magistero e di Lettere di Firenze (1952-74), e dal 1974 linguistica italiana nella Scuola normale superiore di Pisa, di cui è ora professore emerito. Dal 1972 al 2000 è stato presidente dell'Accademia della Crusca, di cui è rimasto ...
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ZÓRAS (gr. Ζώρας), Geórgios
Filologo greco, nato a Pirgo (Elide) il 28 dicembre del 1909; laureatosi in Italia, in lettere e diritto, ha insegnato letteratura neogreca in Roma dal 1933 al 1940 come incaricato, [...] e di nuovo l'insegna dal 1956 in applicazione degli accordi culturali tra Italia e Grecia. Dal 1942 professore di letteratura greca medievale e moderna nell'università di Atene, vi dirige l''Επιστημονικὴ ...
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Filologo italiano (Roma 1885 - Belluno 1952). Accademico d'Italia, P. è considerato uno dei più insigni rappresentanti della filologia classica nella prima metà del secolo. Studiò, tra l'altro, testi neoplatonici, [...] ellenistica e romana (Quaestiones callimacheae, 1913; Orazio lirico, 1920; Preistoria della poesia romana, 1936), e su Le lettere di Platone (1938). Frutto di meditazioni sull'antichità classica, ma anche sui problemi dell'insegnamento e su argomenti ...
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Semerano, Giovanni. – Filologo, linguista e bibliotecario italiano (Ostuni 1911 - Firenze 2005). Allievo del filologo E. Bignone, dopo la laurea in Lettere conseguita all'Università di Firenze nel 1934 [...] ha svolto attività di docenza nelle scuole secondarie (1936-39), per poi intraprendere nel 1940 la carriera di bibliotecario, nel corso della quale è stato tra gli altri incarichi direttore della Biblioteca ...
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CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] con "somma lode", nel 1889 veniva nominato reggente del ginnasio internazionale di Torino.
Dall'ottobre 1893 passò, come insegnante di lettere latine e greche, nel liceo di Messina e poi, dal 1895, al liceo "Doria" di Genova.
Libero docente di ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] il «bastevole» per scrivere bene, senza troppe minuzie:
basta haver dimonstro, come si debba fuggire il porre insieme alcune consonanti; come le lettere si cangino l’una nell’altra; come si ha da usar la h; e come a raddoppiare esse consonanti; sì ne ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...