Fotografa e video-artista franco-marocchina (Parigi 1982 - Ouagadougou, Burkina Faso, 2016). Dopo aver studiato fotografia presso l’università di New York, con la sua arte ha cercato di esplorare il mondo [...] e le diversità culturali dei popoli. Dal 2009 ha esposto le sue foto in diversi paesi, dagli Stati Uniti al Libano. Uno dei suoi lavori più noti è la videoinstallazione Crossings, che indaga l’esperienza dei subsahariani migrati in Marocco. Del ...
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Pellegrin, Paolo. – Fotoreporter italiano (n. Roma 1964). Collaboratore del periodico Newsweek dal 2000 e membro della Magnum photos dal 2005, fin dagli esordi è stato in prima linea nel documentare, muovendosi [...] migrazioni e delle guerre: dalla diffusione dell’AIDS nell’Uganda degli anni Novanta ai conflitti in Bosnia, Iraq, Afghanistan, Libano, fino allo tsunami del Giappone del 2011 e all'Antartide stravolta dal climate change. Le sue immagini, cariche di ...
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PICCINATO, Luigi
Roberto Perris
(App. II, II, p. 545)
Architetto e urbanista italiano, morto a Roma il 29 luglio 1984. Incaricato di Urbanistica dalla facoltà di Architettura di Napoli (1937-50), fu [...] facoltà di Architettura di Roma (1963-74). Svolse attività didattica anche all'estero: in Argentina, in Turchia e in Libano, presso l'Università Americana di Beirut (1962). Nel 1975 l'università di Roma gli conferì il titolo di Professore emerito ...
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Fotografo statunitense (n. Syracuse 1948). Dopo aver studiato arte e scienze politiche al Dartmouth College, Massachusetts (1966-70), ha lavorato nella marina mercantile; in seguito ha iniziato a svolgere [...] anni successivi ha lavorato in diverse parti del mondo, testimone di avvenimenti e conflitti internazionali (El Salvador, Libano, Gaza, Ruanda, Afghānistān, ecc.), pubblicando i propri servizi su giornali e riviste prestigiosi (Time, Life, Stern ...
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RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] datata 1868. In precedenza, il codice è documentato, fin dal sec. 12°, nel monastero di S. Maria di Maifūq, in Libano, anch'esso come Qannūbīn nel tempo sede dei patriarchi maroniti.L'evangeliario, scritto in estrànghelo - il tipo più antico di ...
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ARABIA
G. C. Susini*
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano (v. anche Nabatea; Palestina; Yemen).
Il territorio della provincia romana di A. corrispondeva, al momento dell'assoggettamento da parte [...] penisola sinaitica, una regione a E del mar Morto, sino all'altezza del lago di Tiberiade e della catena del Libano, e un vastissimo entroterra nella grande penisola arabica.
A quest'ultimo territorio i Romani rinunciarono, al momento della conquista ...
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WOGENSCKY, André
Pia Pascalino
Architetto urbanista, nato a Remiremont, in Francia, il 3 giugno 1916. Architetto capo des bâtiments civils e palais nationaux a Parigi, W. fa parte di quel professionismo [...] 1965; il centro ospedaliero universitario di Necker a Parigi, con sculture di M. Pan, 1968; il ministero della Difesa Nazionale del Libano e la facoltà di scienze dell'università libanese a Beirut, 1968-69; la prefettura e il palazzo di giustizia di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] ed il pino. Maggiormente documentato nei testi antichi di quanto non lo sia archeologicamente è, poi, l'uso del cedro del Libano, di cui la Bibbia (I Re, 6, 9-10) ricorda ripetutamente l'impiego per le travature del tempio di Gerusalemme fatto ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] pallio a Roma da Benedetto XIV e a cui fu impedito dai dissidenti di entrare nella sua sede, si stabilì a Kraim in Libano e creò il patriarcato armeno cattolico di Cilicia.
Con il trattato di Turkmanciāi (1828) la sede di Ečmiadzin entrò a far parte ...
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SOFFITTO
F. Krauss
In generale ogni chiusura superiore di un vano, indipendentemente dalla sua forma. In particolare però, e in questo articolo, viene intesa come S. soltanto la chiusura superiore piana, [...] possono essere segati, il legname da costruzione veniva, già dall'antichità (almeno dall'inizio della IV dinastia), importato dal Libano.
Vicino Oriente. - 1. Babilonia e Assiria. Nelle regioni sull'Eufrate e sul Tigri, dove il legno era scarso, il ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).