PADULA, Vincenzo
Carmine Pinto
PADULA, Vincenzo. – Nacque ad Acri, in provincia di Cosenza, il 25 marzo 1819, da Carlo Maria e da Mariangela Caterino.
Apparteneva alla piccola borghesia della provincia [...] Tra i suoi amici erano futuri dirigenti del liberalismo calabrese come Domenico Mauro e Vincenzo Sprovieri.
La sprezzanti verso il notabilato locale (che aveva ritrattato la scelta costituzionale). Passò quindi da un luogo all’altro, da San Giovanni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Errico Cuozzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIX secolo e fino all’inizio del successivo l’estensione delle funzioni [...] atto della crisi dello Stato di diritto, caro al liberalismo. Al suo posto emerge uno Stato che, definito Stato moderno”.
L’Inghilterra e il suo sistema costituzionale rappresentano un’eccezione rispetto al panorama continentale e ciò ...
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SICCARDI, Giuseppe
Michele Rosboch
– Nacque a Verzuolo, nell’allora provincia di Saluzzo, il 13 ottobre 1802 da Gian Nicola e da Cristina Ramusatti, di famiglia agiata, ma non appartenente alla nobiltà.
Svolse [...] due ambiti di primaria importanza per l’ordinamento costituzionale dello Stato: il regime della giurisdizione e dei S., Camillo Benso di Cavour cattolici riformatori tra regalismo e liberalismo, Verona 1988; G. Leziroli, Dalla legge Siccardi alla ...
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CARISTIA, Carmelo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Caltagirone (Catania) il 1º sett. 1881 da Gesualdo e da Caterina Rizzari. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Catania, iniziò la carriera accademica [...] il saggio pubblicato a Torino nel 1908, L'analisi odierna del costituzionalismo, e l'importante scritto del 1913, La democrazia in Italia alla Stato. Ma nelle vicende politico-istituzionali del liberalismo la dottrina dello Stato di diritto ha avuto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Restaurazione non riesce a impedire che le forze messe in movimento dalla Rivoluzione [...] Francia, agitata dalle grandi battaglie in difesa delle libertà costituzionali, è in realtà periferiche – quali l’Italia, la , però, mette in luce un isolamento delle avanguardie liberali dalla maggior parte della società russa: il rapporto tra ...
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Filosofo e giurista tedesco (Plettenberg 1888 - ivi 1985). Prof. a Monaco e poi a Berlino presso la Scuola superiore di amministrazione, durante il nazismo fu nominato consigliere di Stato prussiano e [...] di eccezione mette a nudo le radici di ogni ordinamento costituzionale, che poggia sempre su una decisione politica fondamentale, potendo ricorrere agli aborriti «diritti innati» del liberalismo ripiegò sulla «teoria dell’istituzione» di Maurice ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] modelli sociali, economici e politici (la monarchia parlamentare, il liberalismo). L’entusiasmo con cui intraprese l’opera di traduzione e come Montesquieu rimase piuttosto sostenitore della monarchia costituzionale, esperita dagli inglesi. La sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Galante Garrone
Girolamo Imbruglia
Per Federico Chabod, Alessandro Galante Garrone (Vercelli 1909-Torino 2003) fu un discepolo spirituale di Adolfo Omodeo: una definizione pertinente, che [...] politica della storia. Non minore fu la sua divergenza dal liberalismo di Omodeo, per il quale la democrazia e i moderni italiano, relatore Gioele Solari, con la tesi Il problema costituzionale nei moti rivoluzionari italiani del 1831 (a cui aggiunse ...
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referendum
Stefano De Luca
Deliberazione presa direttamente dai cittadini
Il referendum è il principale strumento di democrazia diretta; con esso il popolo partecipa in prima persona al processo decisionale. [...] popolare – e criticato dai pensatori liberali (liberalismo), che erano favorevoli al principio della internazionali). Infine, il referendum abrogativo, a differenza di quello costituzionale, è valido soltanto se si raggiunge il quorum, quando cioè ...
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Durando, Giacomo
Uomo politico (Mondovì, Cuneo, 1807 - Roma 1894). Laureato in giurisprudenza a Torino (1829), di idee liberali, entrò a far parte della società segreta dei Cavalieri della libertà (1830) [...] da subito le sue preferenze per un regime monarchico-costituzionale. Scoperta la cospirazione dei Cavalieri della libertà, aver combattuto in Portogallo e in Spagna per la causa liberale e democratica, iniziò a scrivere Della nazionalità italiana, ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...