Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] la vita sociale. Né era da trascurare il fatto che il culto carismatico-autoritario del capo era già stato prefigurato dal liberalismo con la celebrazione del geniale capo d'azienda, del boss 'nato', ecc. Dunque, a veder bene, molti elementi della ...
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trascendentalismo Movimento poetico e filosofico nordamericano che ebbe il suo centro nella Nuova Inghilterra nella prima metà del 19° secolo. Le sue origini risalgono al 1815, quando la Chiesa unitaria [...] (➔ unitariani) si staccò dal calvinismo ortodosso, con un’affermazione di liberalismo religioso; ma solo nel 1836 R.W. Emerson fornì, in Nature, la formulazione più precisa delle istanze trascendentalistiche. Il t. volle essere insieme ribellione all ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] Il difficile cammino
a) L'adesione della Santa Sede alla democrazia politica
L'elezione di Leone XIII fu considerata dai cattolici liberali come una vittoria per il loro punto di vista, e l'avvenire doveva in sostanza dar loro ragione. Non che Leone ...
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KUNKEL, Wolfgang
Mario Talamanca
Studioso tedesco di diritto romano, nato a Fürth in Odenwald (Assia) il 20 novembre 1902, morto a Monaco di Baviera l'8 maggio 1981. L'ambiente familiare, impregnato [...] Beiträge zur Papyrusforschung und antiken Rechtsgeschichte, delle Forschungen zur neueren Privatrechtsgeschichte.
Di sentimenti liberali, partecipe della migliore tradizione culturale tedesca, mantenne, durante il nazismo, un atteggiamento di ...
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giustizia, teorie della
Marco Boccaccio
Teorie che hanno per oggetto l’identificazione delle condizioni necessarie per l’esistenza di una società giusta. Possono essere ricondotte ad alcune grandi correnti [...] filosofica di Locke non nella sua formulazione di tipo contratto sociale ma nella componente giusnaturalista. Secondo le teorie liberali, l’individuo ha un diritto naturale sulla propria persona e di conseguenza sui frutti della propria attività. Da ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Bonn 1812 - Parigi 1875), di famiglia ebraica. Autodidatta, dallo studio di Spinoza e di Hegel elaborò un proprio sistema socialista (Die heilige Geschichte der Menschheit, [...] 1837). Nell'opera Die europäische Triarchie (1841) condusse un'aspra critica del liberalismo, e propose la costituzione degli Stati Uniti d'Europa. Per le sue convinzioni politiche dovette emigrare e visse quasi sempre all'estero, in Francia, ...
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MICARTHY, Justin
Walter STARKIE
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Storico, romanziere e uomo politico irlandese, nato a Cork il 22 novembre 1830, morto a Folkestone il 24 aprile 1912. Esordì come giornalista politico; nel 1870 entrò [...] al Daily News dove divenne uno dei principali sostenitori del liberalismo. Dal 1879 al 1900 sedette in parlamento tra i liberali e i fautori del Home Rule. Nonostante varie altre attività politiche, la sua vocazione fu letteraria. Le prime opere ...
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LIEBER, Francis
Koppel S. Pinson
Scrittore politico, nato a Berlino il 18 marzo 1800, morto a New York il 12 settembre 1872. Giovanissimo si arruolò nell'esercito prussiano e fu ferito nella battaglia [...] cattedra fu abolita nel 1865, egli fu trasferito alla Law School, dove insegnò fino alla sua morte.
L. fu un teorico liberale della scuola del Bluntschli e del Laboulaye. La libertà, secondo lui, non era possibile senza la legge e il suo esercizio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La civiltà dello spettacolo ottocentesca si articola in melodramma, teatro di prosa [...] l’Ottocento inducono i governi a mantenere un vigile controllo sui contenuti politico-sociali delle opere rappresentate; ma il liberalismo che orienta l’economia del XIX secolo non tarda a produrre i propri effetti anche nel mercato dello spettacolo ...
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Statista inglese (Blenheim Palace, Oxford, 1874 - Londra 1965), figlio di lord Randolph. Ufficiale, in India e nel Sudan (1897-98), partecipò (1899-1902), dapprima come tenente di cavalleria e poi come [...] giornalista, alla guerra anglo-boera. Deputato conservatore (1900), passò poi al liberalismo; sottosegretario alle Colonie nel 1908-10, fu successivamente ministro del Commercio (1908-09), degli Interni e primo lord dell'Ammiragliato (1911-1915). L' ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...