PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] la comprensione sia del concetto di Stato sia per l’analisi del sindacato nel periodo della decostruzione dello Stato monoclasse liberale-oligarchico e dell’avvento dello Stato di massa (si veda non soltanto Il socialismo giuridico, 1906, ma anche le ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] metrimonio civile. Approvò l'enciclica Quanta cura e il Syllabus; poi in seguito a nuove accuse di eccessivo liberalismo ripresentò le dimissioni. Fu interpellato per la sede arcivescovile di Torino, ma il progetto sfumò per la difficile successione ...
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MARTINI, Pietro
Antonello Mattone
– Nacque a Cagliari il 29 sett. 1800 da Nicolò, notaio originario di Sanremo, e da Giuseppa Rita Cadeddu.
Dopo gli studi presso le Scuole pie della città natale, si [...] nei territori del Regno di Sardegna. Atti del Convegno, Torino… 1991, Roma 1997, pp. 706-749; A. Accardo, P. M. storico liberale della Sardegna, in P. Martini, Storia di Sardegna dall’anno 1799 al 1816, a cura di A. Accardo, Nuoro 1999, pp. 7-36 ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] le sue pubblicazioni ed i suoi approcci al mondo universitario. Il suo referente politico fu il liberalismo e per il Partito liberale italiano accettò anche una candidatura nelle elezioni amministrative a Bologna (1951).
Nel 1947 fu assistente ...
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VIVARELLI, Roberto
Roberto Pertici
– Nacque a Siena l’8 dicembre 1929, figlio di Lavinio (1900-1942), avvocato, e di Bianca Margherita Cosci, insegnante; ebbe un fratello maggiore, Piero (v. la voce [...] la sua attenzione alle campagne italiane del 1919-20, ai loro problemi endemici e non risolti dalla classe dirigente liberale, alla miseria che vi era diffusa, all’asprezza delle tensioni sociali sviluppatesi dopo la fine della Grande Guerra: nella ...
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ARTOM, Eugenio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque ad Asti, il 17 febbr. 1896, da Vittorio e da Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita; ed egli, insieme con la sorella Henriette e con il fratello Camillo, [...] 384); e ne derivò un interessante scambio epistolare tra i due giovani (Tranfaglia, pp. 94-107).
Dopo la formazione del Partito liberale italiano (8 ott. 1922), l'A. militò nelle sue file; per le elezioni del 6 apr. 1924, in qualità di rappresentante ...
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NARDI, Luigi
Fabio Zavalloni
– Nacque a Savignano di Romagna (attuale Savignano sul Rubicone) il 17 agosto 1777 da Giuseppe e da Barbara Vesi.
Sebbene non provenisse da una famiglia facoltosa, fu avviato [...] che il classicismo in letteratura è come il legittimismo nella politica, e viceversa il romanticismo equivale al liberalismo. [...]. E dal liberalismo letterario usciranno le più matte e bizzarre cose del mondo, simili a quelle tragedie le quali in ...
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BOSCO, Ferdinando Beneventano del
Giuseppe Monsagrati
Nato a Palermo nel 1813, presto si trasferì a Napoli, dove entrò nel collegio della Nunziatella. Terminati i corsi, fu immesso nei ruoli dell'esercito [...] soldati, tale giudizio parve trovare una conferma; altri vollero invece interpretare politicamente la generosità come una forma di liberalismo, ma questa impressione è sicuramente errata, anche perché faceva credito al B. di un senso politico che mai ...
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PADULA, Vincenzo
Carmine Pinto
PADULA, Vincenzo. – Nacque ad Acri, in provincia di Cosenza, il 25 marzo 1819, da Carlo Maria e da Mariangela Caterino.
Apparteneva alla piccola borghesia della provincia [...] e, in qualche caso, si avvicinò al nazionalismo italiano. Tra i suoi amici erano futuri dirigenti del liberalismo calabrese come Domenico Mauro e Vincenzo Sprovieri.
La società meridionale era divisa da una frattura profonda, apertasi nel 1798 ...
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GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] di Ferdinando II, la "triste giornata" del 15 maggio spinsero il G. a schierarsi in quel fronte unico che il liberalismo meridionale (C. Troya, C. Poerio, G. Pepe, R. Savarese, P.E. Imbriani e L. Dragonetti) oppose al ministero Cariati-Bozzelli ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...