FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] le sue pubblicazioni ed i suoi approcci al mondo universitario. Il suo referente politico fu il liberalismo e per il Partito liberale italiano accettò anche una candidatura nelle elezioni amministrative a Bologna (1951).
Nel 1947 fu assistente ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] fasc. II, pp. 132-52; cfr. recens. di B. Croce in La Critica, vol. XXIV [1926], pp. 182-3) affermazione di quel liberalismo che sarà un motivo ispiratore dei suoi scritti del secondo dopo guerra. L'A. vedeva nell'attualismo una teoria dell'esperienza ...
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ideologia
Stefano De Luca
Idee e valori finalizzati all'azione sociale e politica
Nato sul finire del Settecento per indicare una nuova scienza, il termine ideologia deve la sua fortuna a Karl Marx, [...] è divenuto un termine assai generico, che può essere applicato a qualsiasi dottrina politica (liberalismo, democrazia, conservatorismo, socialismo, comunismo, fascismo, nazionalsocialismo), a movimenti sociali caratterizzati da un'elaborazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] i conti con le nuove impostazioni politiche lontane dal vecchio modello marxista che, in parte, riprendono richiami al liberalismo classico, variamente modulato, in parte, si rifanno a modelli di ispirazione comunitaria anche se lontana da un certo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] in definitiva inconciliabile con l’idea di perfettibilità della natura e della società umana che è parte costitutiva dell’utopia liberale dell’ottimo governo.
Con Les systèmes socialistes, la prima fra le grandi opere di scienza sociale di cui è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Medioevo plurale
Michele Ciliberto
Nel 1932, in un bel saggio sul Rinascimento, Delio Cantimori scrisse che quando si parlava del Medioevo gli uomini moderni non erano ancora capaci di esprimere un [...] ideologico, come appare chiaro proprio nelle pagine di Burdach, che polemizza in modo esplicito contro l’Illuminismo, il liberalismo, il socialismo; ma dalla crisi del concetto di ‘mondo moderno’, oltre ad apparire una nuova immagine del Medioevo ...
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Uguaglianza
Paolo Comanducci
(XXXIV, p. 621)
L'idea di uguaglianza, antichissima, multiforme e spesso sfuggente, presenta significati diversi a seconda dei contesti discorsivi in cui ricorre. Si possono [...] di possedere tali caratteristiche sarebbe o un atto puramente interno o comunque un atto che non lederebbe diritti fondamentali altrui.
La concezione liberale dell'u. non va confusa con il concetto di u., ossia con l'u. formale, che, come si è detto ...
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conflitto sociale
Stefano De Luca
Antagonismo tra gruppi sociali
Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. [...] di una società futura armonica e coesa.
Il conflitto come competizione pacifica
Tutti i pensatori di ispirazione liberale (liberalismo) ‒ siano essi filosofi del Seicento e del Settecento come John Locke o Immanuel Kant o sociologi contemporanei ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] società giusta non deve avere niente a che fare con le convinzioni religiose e morali dei cittadini. Il particolare liberalismo con cui Rawls coniuga moralità e politica non è una difesa etica della superiorità dei sistemi politici che salvaguardano ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] definito da molti autori come un movimento che si proponeva di trovare una terza via tra l'individualismo (liberale) e il socialismo (o collettivismo). La stessa definizione può applicarsi anche ad altre varianti successive del solidarismo, cui ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...