Scrittore e storico cinese (Xinhui, Canton, 1873 - Pechino 1929); allievo del riformista Kang Youwei, fu esiliato in Giappone per la sua opposizione all'imperatrice Cixi (1898) e vi svolse vivace attività [...] letteraria e giornalistica aprendosi alla cultura occidentale e al liberalismo. Fine poeta classico, critico letterario e drammaturgo, compose anche un dramma, Xin Luoma ("La nuova Roma"), ispirato al Risorgimento italiano. Dopo la costituzione della ...
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trascendentalismo Movimento poetico e filosofico nordamericano che ebbe il suo centro nella Nuova Inghilterra nella prima metà del 19° secolo. Le sue origini risalgono al 1815, quando la Chiesa unitaria [...] (➔ unitariani) si staccò dal calvinismo ortodosso, con un’affermazione di liberalismo religioso; ma solo nel 1836 R.W. Emerson fornì, in Nature, la formulazione più precisa delle istanze trascendentalistiche. Il t. volle essere insieme ribellione all ...
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Uomo politico e scrittore messicano (Chamacuero, Guanajuato, 1794 - Parigi 1850). Ordinato sacerdote nel 1819, smise presto di esercitare il suo ministero, dedicandosi completamente alla politica e al [...] , combatté il conservatorismo politico e sociale dell'imperatore Iturbide (1822-23); esponente di punta del liberalismo messicano, sostenne la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici, la soppressione degli ordini monastici, l'abolizione dei ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] madame Bovary, 1926, che poi costituirà l'ultimo capitolo del suo ultimo libro, Alessandro Manzoni e gli storici liberali francesi della Restaurazione, Bari 1926, dove cerca di mostrare alcune convergenze - il determinismo, l'atteggiamento verso gli ...
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Scrittore cattolico boemo, nato a Hradec Králové il 2 dicembre 1886.
Pur essendo influenzato dall'ambiente di Josef Florian, non ne condivise il cattolicismo combattivo e violento, ma al suo amore per [...] il Medioevo cristiano e le sue leggende fece da contrappeso la simpatia per il liberalismo moderno e un interesse vivo per l'arte contemporanea, anche per l'arte d'avanguardia. Grande fama gli procurò la raccolta di versi Panenky (Margheritine, 1923 ...
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Scrittore russo (Voronež 1836 - Serdobsk 1878). Nei suoi racconti (Vladimirka i Kliaz´ma "V. e K.", 1861; Pis´ma ob Ostachove "Lettere su Ostachov", 1862-63) ritrasse i diversi ambienti sociali della campagna [...] e della città. La sua opera maggiore è il romanzo Trudnoe vremja ("Tempi difficili", 1865), nel quale alle debolezze del liberalismo dei piccoli proprietarî è contrapposto un "uomo nuovo" dalle idee radicali. ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] amicizia con M. Soldati, G. Debenedetti e con i giovani che si raccoglievano intorno a Piero Gobetti e a Rivoluzione liberale; avverso al regime fascista (da cui avrà poi non pochi fastid) e desideroso di aprire i propri orizzonti culturali, dal ...
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Scrittore francese (Le Havre 1793 - Lione 1843). Ancora giovanissimo riscosse grandissimo successo con le Messéniennes, elegie d'ispirazione civile e di forma classica (pubblicate a partire dal 1818), [...] vena facile e spontanea, dalla forma scorrevole, per i quali fu designato, con Béranger, come il poeta ufficiale del liberalismo e quindi della Francia borghese di Luigi Filippo (Messéniennes et chants populaires, 1840). Nel 1825 veniva eletto all ...
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Scrittore e sociologo (Granada 1906 - Madrid 2009). Prof. di diritto politico all'univ. di Madrid (1934), durante la guerra civile soggiornò a Buenos Aires, Puerto Rico e Chicago dove insegnò letteratura [...] accanto al rigore erudito, è notevole la profondità di analisi: Tragicomedia de un hombre sin espíritu (1925), El problema del liberalismo (1941), Historia de la libertad (1943), Los usurpadores (1949). El as de bastos (1964), El fondo del vaso (1962 ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] , a cura di G. Ranzato, Torino 1994.
E. Nolte, Gli anni della violenza, Milano 1995.
F. Furet, E. Nolte, Lettere, in Liberal, 1996, 14, 17, 21.
G. Agamben, Mezzi senza fine. Note sulla politica, Torino 1996.
S. Guarracino, Il Novecento e le sue ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...