MONTEVERDI, Claudio Gian Antonio
Paolo Fabbri
MONTEVERDI (Monteverde), Claudio Gian Antonio. – Nacque a Cremona nel 1567 e fu battezzato il 15 maggio nella chiesa dei Ss. Nazaro e Celso. Era il primo [...] lo assumono i due cicli di madrigali su episodi della Gerusalemme liberata – l’invettiva di Armida abbandonata da Rinaldo, il lamento al di là dei margini consueti, facendo gridare all’arbitrio e all’ignoranza delle regole. Nel corso della querelle ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] », secondo uno dei telegrammi del prefetto Libero Mazza coi quali quasi quotidianamente il Dipartimento un’odiosa coercizione», ma anche il questore Guida e il suo «arbitrio calunnioso» e la «indegna copertura» concessa dai giudici Caizzi e Amati ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] quest'ultima magistratura che il B. insisteva particolarmente, sottolineando che in un governo libero il legislatore, anche se eletto dal popolo, non può essere lasciato arbitro di danneggiare coloro che lo hanno eletto. "Il nominare ne' comizi gli ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] segue minutamente le vicende fino a quando la parte camponesca resta arbitra assoluta dei destini dell'Aquila (1343), la cui storia s' L'idea di B. si realizza nella costituzione di un libero regime municipale, ma il mondo che vuol ritrarre è quello ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] l’anno seguente egli poteva accingersi, ormai libero anche se gravato ancora dai debiti, alla di volta dell’intera narrazione: perché Cosimo mostra di volersi piegare all’arbitrio, egli teme la violenza, ha paura di essere ucciso e rifiuta in ...
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BELLI, Pierino
Piero Craveri
Lemigio Marini
Figlio del nobile Pietro Antonio e della nobile Benentina, nacque ad Alba il 20 marzo 1502.
Secondo le notizie del Vernazza, suo primo biografo, probabili [...] di guerra consigliate dal B. ebbero ottima riuscita la liberazione che il marchese di Pescara compì di Cuneo e il Firenze e di Ferrara, i quali avevano finito per rimettersi all'arbitrato di Emanuele Filiberto. L'opera del B., che in molte trattative ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] troppo attivo conte Porro; questi stampò la Francesca a suo arbitrio a Novara nel febbraio 1818, mentre Pellico aveva concertato con .
Francesco I firmò la grazia il 26 luglio 1830; libero dal 1° agosto, Pellico venne riportato in Italia insieme a ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Unico figlio maschio di Ludovico (II), signore di Mantova, e di Alda, figlia di Obizzo (III) d'Este, nacque a Mantova nel 1366. Educato da noti istitutori, come [...] del secolo dall'intervento capillare dell'arbitrio signorile, codificato già dagli statuti bonacolsiani G. solo una figlia femmina, Alda, poté forse incoraggiarlo a liberarsene: la preoccupazione di non avere eredi maschi avrebbe in seguito spinto ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] il diritto di età omerica si sarebbe fondato sull’arbitrio occasionale del giudice e non su un costume giudiziale , 1925, p. 264), prevedeva per il socialismo un’evoluzione liberista. Per dirla con Keynes, non vedeva alcuna urgenza nell’antisocialismo ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] forse lo aiutò e certamente lo invitò, una volta libero, a collaborare alla Gazzetta ufficiale. In questa zona grigia fatti (la giuria) e la stampa non dipendenti dall'arbitrio, ma resistenti all'arbitrio di chi governa" (Rondoni, p. 266). Tuttavia ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...