SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] prosperava; il materiale umano che ne formava oggetto era di provenienza varia; uomini già liberi divenuti schiavi, ovvero schiavi comprati in terre dove tal merce era numerosa e di poco costo, anche se di qualità scadente; in particolare bambini ...
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UNIVERSITÀ (XXXIV, p. 722)
Aldo Lo Schiavo
Le finalità e le strutture dell'istruzione superiore sono rimaste per lungo tempo, anche oltre il secondo conflitto mondiale, sostanzialmente quelle che caratterizzavano [...] senso le hanno trovate ovviamente i paesi con economie di mercato, le cui strutture interne mostrano un grado tale di studiosi e scienziati a trasferirsi all'estero per continuare liberamente il proprio lavoro. Neppure la nuova democrazia riusciva ...
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Museo
Alessandra Mottola Molfino
I musei alla fine del 20° secolo
Dopo la Seconda guerra mondiale il modello illuminista e occidentale di m. si è esteso ovunque: m. di ogni tipo hanno proliferato in [...] , quando essi sono troppo integrati nel sistema del consumismo e del mercato, rischiano gli alti e bassi delle crisi finanziarie e sociali.
Negli anche alla costruzione del proprio Io quale agente libero e autonomo da condizionamenti.
Nel mondo dei m ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] industriale, in limiti fissati essenzialmente dalle leggi del mercato, di sostanze un tempo elaborate esclusivamente dall' completamente informato intorno ai suoi vari aspetti, deve esser libero di sospenderlo a suo piacimento e non può ricevere ...
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(XIII, p. 424; App. III, I, p. 504; IV, I, p. 617)
Con il prosieguo degli studi su struttura e funzionalità degli ecosistemi, si è ancor più evidenziata la natura interdisciplinare dell'e. come scienza [...] e pertanto lo abbandonano, oppure muoiono. Questo ambiente lasciato libero sarà subito occupato da un'altra comunità, che a sua risorse scarse, e non soltanto di quelle razionate dai prezzi di mercato. L'aria pura, l'acqua pulita, il suolo in molti ...
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SCUOLA (XXXI, p. 249; App. II, 11, p. 801; III, 11, p. 685)
Aldo Lo Schiavo
Crisi ed evoluzione dei sistemi formativi. - L'espansione quantitativa della scolarità, già manifestatasi dopo la guerra, è [...] nel campo dell'educazione permanente, delle attività culturali e del tempo libero, ecc. In tale prospettiva si muove pure la più recente a paese; un largo sviluppo ha avuto nei paesi del Mercato Comune, particolarmente Belgio, Francia e Olanda; ma è ...
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VERRI, Pietro
Ettore Rota
Economista e letterato, fratello del precedente. Nacque il 12 dicembre 1728 a Milano; ivi morì il 28 giugno 1797. Iniziò gli studî a 9 anni, nel collegio dei gesuiti di Monza; [...] tutelare. Il Milanese era stato per varî secoli il mercato provveditore di molta parte d'Europa. La decadenza commerciale, tutte le arti industriali (di cui egli vuole il libero esercizio) nelle Memorie storiche sull'Economia pubblica dello stato ...
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WTO
Pierangelo Soldavini
La WTO (World Trade Organization, od OMC, Organizzazione Mondiale del Commercio) è un'organizzazione internazionale creata il 1° gennaio 1995, con sede a Ginevra; si propone [...] di promuovere un più libero commercio globale mediante l'apertura dei mercati nazionali e la progressiva eliminazione degli ostacoli all'interscambio globale di merci e di servizi. Si fonda sugli stessi principi che sono stati alla base del GATT ( ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] è rappresentata nella media di oltre i due terzi. Per quantità di merce sbarcata e imbarcata, il porto di Napoli, che è il primo cui godé la sorella Giovanna II, che il popolo tumultuante liberò nel 1416 dalla semiprigionia in cui la teneva il marito ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] Gellio stesso si ritrae che l'uso delle biblioteche doveva essere assai libero e punto formale. Quel passo mostra che il dotto metteva lui sapendo così cogliere le occasioni che abbondano nel mercato librario, egli potrà spendere con pieno vantaggio i ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...