Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] Bruno. Discutendo nel 1851 – in una situazione quindi assai diversa ‒ «con due nobili paladini del libero insegnamento ad ogni costo», egli sostiene, con forte realismo, di volere la libertà; «ma la cosa, non il nome vano».
Noi – scrive ‒ vogliamo la ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] le gravi conseguenze di tale identificazione tra Io e Dio, tra intelligenza e volere, che tutto permette a chi riesca a farlo: "Se è vero che come abbiamo visto, era il pensiero tomista, libero però da schematismi scolastici e ripensato alla luce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei magni, dei minuti e nuovi dei
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pantheon romano è un sistema flessibile e coerente, [...] uomo come una turba plebeorum deorum: Libero che presiede al seme degli uomini, Libera a quello delle donne, Diespiter non è sempre stato, ma “ha cominciato ad essere” per volere e intermediazione di un’autorità deputata a farlo. D’altronde anche ...
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natura
Paolo Vincieri
Nel proemio ai Discorsi M. afferma che l’ostacolo principale nella ricerca di ordini nuovi è la «invida natura degli uomini», sempre «più pronti a biasimare che a laudare le azioni [...] umani sono insaziabili, «avendo dalla natura di potere e volere desiderare ogni cosa e dalla fortuna di potere conseguitarne poche» , la rivisitata phrònesis. A essa − e quindi al libero arbitrio − appartiene un raggio d’azione ben più circoscritto ...
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LESSONA, Michele
Paola Govoni
Guido Verrucci
Nacque a Venaria Reale, vicino Torino, il 20 sett. 1823 da Carlo e Agnese Maria Cavagnotti. Il padre era docente di medicina veterinaria nella Scuola di [...] ben più pericolosi e tremendi che l'austriaco non fosse" (Volere è potere, p. 37).
L'opera, che raggiunse , L'Italia laica prima e dopo l'Unità, 1848-1876. Anticlericalismo, libero pensiero e ateismo nella società italiana (1981), Roma-Bari 1996, pp. ...
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Il partito come giudizio e come pregiudizio
Michele Prospero
Il saggio Il partito come giudizio e come pregiudizio (pubblicato sull’«Unità» il 6 aprile 1912 e poi raccolto nel volume di Laterza Cultura [...] il suo impeto volitivo» (p. 217), deve immettere il volere nelle condizioni tecnico-formali del suo agire. Nate dall’agire, corrompe la coesione necessaria, Croce contrappone il partito come libera opinione creativa, per il quale invoca una funzione ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] una regolare investitura, all'assalto, ma dovette piegarsi al volere del Collegio cardinalizio e di re Ferdinando, che gli . Il 16 sett. 1471 il nuovo pontefice, Sisto IV, liberò Rimini dall'interdetto e prosciolse quanti erano incorsi nelle pene per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] resa compatibile con l’ispirazione cristiana.
Una della accuse di Toniolo al liberismo imperante all’epoca era di avere favorito l’atomizzazione della società, che si voleva formata da individui isolati, in cui inevitabilmente il più forte dominava ...
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BRUNSWICK
T. Weigel
(ted. Braunschweig; Brunesguik, Brunesivvic, Bruneswic nei docc. medievali)
Città della Germania settentrionale, in Bassa Sassonia, capoluogo di distretto, posta nell'ampia regione [...] delle uova'), sarebbero stati fondati già nell'861, per volere dei duchi sassoni Dankward e Bruno. Reperti provenienti dalla e l'arcata centrale del piano terra, totalmente ricostruito, spesso liberamente, a partire dal 1887. Al piano terra si trova ...
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pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] gente che alcuna volta è venuto loro nell'animo di volere fare alcuna operazione di nulla, poi lasciate stare imperfette e non vive uomo, giacché abdica al massimo dono di Dio all'uomo, il libero arbitrio (Pg V 19, Mn I XII 6).
La fantasia del poeta ...
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volere1
volére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito volere]. – Sinon. di volontà (che è voce più pop., e di uso più largo): Lume v’è dato a bene e a malizia, E libero voler (Dante); eseguire il v., essere ossequente al v. di ...; secondo...
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...