BEZZI, Egisto
Franco Della Peruta
Nacque a Cusiano (Ossana, in Val di Sole) il 16 genn. 1835, da Giovanni Battista, medico condotto, e da Felicita Benvenuti. Compiuti i primi studi a Pejo (nella scuola [...] ; B. Rizzi, E. B. e le celebrazioni dei Mille, in Pensiero mazziniano, XV(1960), p. 3; Lettere dal passato. Dai carteggi B trovano al Museo del Risorgimento e della Libertàdi Trento. Nel Museo del Risorgimento di Milano vi sono sue lettere a Vincenzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
La storiografia militante: critici e sostenitori
Claudio Cesa
Nel 1929 Benedetto Croce, nel saggio Intorno alle presenti condizioni della storiografia in Italia, traeva una sorta di bilancio dell’efficacia [...] opera maggiore, Propaganda e pensiero politico in Francia durante le guerre di religione. In essa si intrecciano vari filoni, tra i quali notevole è l’attenzione per gli sforzi di fondare la libertàdi coscienza su basi istituzionali, giuridicamente ...
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repubblicanesimo
Tradizione dipensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] r. da una linea dipensiero a una concreta pratica politica e avviato, con un procedimento di rimbalzo, l’eversione dell’antico regime nel continente europeo. Prendeva allora avvio un movimento politico che, sull’endiadi libertà-eguaglianza, avrebbe ...
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conservatorismo
Posizione culturale e politica di chi sottolinea il valore della continuità di fronte al cambiamento, contro le ideologie progressiste, difendendo l’ordinamento politico-sociale tradizionale [...] e a livello concettuale in quei sistemi dipensiero (idealismo filosofico, positivismo sociologico, nazionalismo romantico), di società perfette e i mutamenti troppo radicali, credono nella libertà individuale e nel mercato, sono severi in tema di ...
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Statista (Bologna 1818 - Roma 1886). Più volte ministro e presidente del Consiglio dopo la costituzione dello stato italiano, fu rappresentante della Destra ma spesso su posizioni assai critiche. Dotato [...] e spirito largamente europeo, M. ebbe un pensiero politico originale, non sempre riconducibile alle posizioni , 1881) e un lucido interprete della politica religiosa di Cavour (Della libertà religiosa, 1871; Stato e Chiesa, 1878). Sul piano ...
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Scrittore politico (Torino 1698 - L'Aia 1737). Entrato nella corte di Vittorio Amedeo II fin dal 1707, fu suo consigliere nella politica ecclesiastica durante il periodo di aspra tensione del re con la [...] il suo tentativo di cattivarsi la benevolenza di Carlo Emanuele III pubblicando morì in estrema miseria sotto il nome di Alberto Barin. Ribelle alla tradizione e allo e pose al centro del proprio pensiero riformatore la concezione dell'uomo come ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] della tradizione dei testi sacri, dei fondamenti dei concetti dilibertà e grazia, del significato del cristianesimo, delle basi giuridiche stimolano l’evoluzione del pensiero. Galileo ammira di N. Copernico il coraggio di rifiutare il dato sensibile ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di Dio per l'uomo e procede si fa esteriormente servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza inquieta ma ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] degli inizi del 20° sec., l’accezione di filosofia in cui il pensiero razionale si pone a sussidio della fede religiosa di vista ontologico, e alla sua capacità di raccordarsi, come creatura finita, all’incommensurabile onnipotenza e assoluta libertà ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] da Savonarola. Dalle opere di P. emergono chiaramente le linee di un pensiero fortemente personale in cui è fondata nella sua radicale libertà, garantita dal non essere l'uomo di una natura determinata, ma capace di darsi la natura che vuole ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...