POMPEO, Sesto (Sextus Pompeius Cn. filius Magnus)
Arnaldo Momigliano
Generale e uomo politico romano. Figlio di Cn. Pompeo triumviro e di Mucia, nato intorno al 75 a. C. La sua carriera pubblica comincia [...] : con la flotta. Verosimilmente abile marinaio egli stesso, in ogni caso accompagnato da abili marinai, che, essendo suoi liberti, erano con probabilità degli antichi pirati fatti schiavi e poi liberati da suo padre (Menodoro, Menas, Menecrate, ecc ...
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Componenti della gente patrizia romana, dalla quale ebbe il nome una delle sedici tribù rustiche più antiche. Compare nei fasti per la prima volta nel 485 a. C. con il console Servius Cornelius Maluginensis [...] plebee tarde, molte delle quali discendevano dagli schiavi dei proscritti da Silla, che egli fece manomettere e che come suoi liberti si chiamavano Cornelii: essi sarebbero stati 10.000 (Appiano, Bell. civ., I, 100).
I Cornelii patrizî avevano i loro ...
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CAVE DI MARMO (λατομεία, lapicidinae, anche metalla)
M. Waelkens
Dal momento che le tecniche di estrazione del marmo non differiscono molto da quelle di altri materiali lapidei, lo studio delle c. di [...] I responsabili della caesura, almeno a Docimio, a Simitthu e nelle c. del Mons Claudianus, non erano schiavi o liberti, ma uomini liberi, sovente anche centuriones. Si trattava quindi di addetti che controllavano parecchi gruppi di operai. A Docimio ...
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VIANELLO, Raimondo
Fabio Melelli
VIANELLO, Raimondo. – Nacque a Roma il 7 maggio 1922, figlio di Guido, ammiraglio veneziano, e di Virginia Accorretti, marchesa maceratese.
Trascorse l’adolescenza a [...] 1986, sempre per Canale 5, condusse, con la partecipazione di Sandra Mondaini, il quiz preserale Zig Zag, ancora affiancato da Enzo Liberti, qui nel ruolo del notaio del gioco. Nel 1988 tenne a battesimo quella che può essere definita la prima vera e ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] per Phidiam (Comptes rend. Acad. Inscr., 1947, p. 97).
Gli e. che hanno lasciato testimonianza epigrafica, sono una decina, tutti liberti e solo della città di Roma. Essi sono nominati anche nella costituzione con cui Costantino esentò una serie di ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE (v. vol. III, p. 937)
P. Sabbatini Tumolesi
Un riesame delle fonti letterarie e archeologiche fa ritenere oggi poco probabile la tesi, che a lungo ha [...] è resa sicura dall'indicazione del nome del proprietario, mentre in altri casi il fatto che il g. abbia a sua volta liberti esclude che si possa trattare di uno schiavo (sarà forse un liberto, che omette il gentilizio e il patronato, o un peregrino ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] da concessioni tese a favorire l’inserimento di questa categoria in determinati mestieri o ambiti produttivi. Alcuni liberti si distinsero per il successo ottenuto nei commerci, per meriti intellettuali (Fedro, Terenzio), militari o politici. Fu ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum: Magdalensberg
Gernot Piccottini
Magdalensberg
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (1058 m), il secondo fra [...] da un laboratorio italico, della quale esiste oggi soltanto una copia del XVI secolo; essa fu donata da due liberti, commercianti provenienti dall’Italia settentrionale – A. POBLICIUS D. L. ANTIOC(HUS) / TI. BARBIUS Q. P. L. TIBER(INUS) (ILLRP ...
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LAPIDARIUS
I. Calabi Limentani
Era in Roma soprattutto il tagliatore di pietra per uso edilizio (lapidarius, l. opifex, faber l.); ma con lo stesso nome si designava anche il cavatore (v. anche lapicida), [...] iii, p. 830 = p. 1934), a 50 denari al giorno; 10 denari in meno del marmorarius. L. assieme a pavimentarii sono schiavi e liberti imperiali (C.I.L., vi, 8871, x, 6638). I lapidarii sono spesso associati in collegi, ma non si tratta di scultori o di ...
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VATICANO, Stato della Città del (XXXIV, p. 1032)
Enrico JOSI
Giuseppe NICOLOSI
Diocleziano REDIG DE CAMPOS
La seconda Guerra mondiale, le successive vicende internazionali e dei singoli stati, e in [...] provincia Belgica; o un Aur(elius) Hermes duorum Augustorum libertus, cioè di Diocleziano e Massimiano; ma per lo più appartennero a liberti di note famiglie, quali i Marci, i Popilî, i Tullî, i Valerî o anche di famiglie plebee quali i Cetennî.
L ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...