FLAVÎ
Gaetano Mario Columba
. Nell'età imperiale il nome dei Flavî ci appare assai diffuso nel mondo romano. In Italia, famiglie di questo nome fino allora sconosciute salgono agli onori pubblici: nelle [...] nel 69 e nel 72; Lucio Flavio Silva (L. Flavius Silva), legato in Giudea nel 73 e console nell'81. Tra i liberti di Vespasiano, che dovettero essere in gran numero, è da ricordare lo storico Flavio Giuseppe.
Nel sec. II appare in Italia la famiglia ...
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INGENUO
Emilio Albertario
. Da alcune testimonianze (Festo, p. 241; Tito Livio, IX, 8, 10) sembrerebbe risultare che nell'antico diritto romano ingenuus fosse sinonimo di patricius o gentilicius. Ad [...] il cosiddetto ius aureorum anulorum già durante la repubblica, appena crebbe di numero e d'importanza la classe dei liberti, e mediante la natalium restitutio durante l'impero. La concessione del ius aureorum anulorum importava la facoltà di venire ...
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Nell’antica Roma, atleta che combatteva con una spada corta (gladius) o altre armi contro avversari in luoghi pubblici, per il divertimento delle folle. Gli spettacoli gladiatori (munera gladiatoria), [...] g. erano scelti tra i prigionieri di guerra, poi tra i condannati per reati comuni; erano in genere schiavi, ma anche liberti e talvolta liberi; per meriti particolari il g. schiavo poteva acquistare la libertà. L’armamento dei vari g., legato in età ...
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Figlio (Antium 37 d. C. - presso Roma 68) di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, si chiamò Lucio Domizio Enobarbo; poi (50), adottato dall'imperatore Claudio, che Agrippina aveva sposato in seconde [...] Augusto; in realtà proseguì l'organizzazione di una forte compagine amministrativa, dipendente direttamente dal principe e nella quale i liberti avevano larga parte; tuttavia non mancarono, nei primi anni di regno di N., atti aventi almeno un aspetto ...
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. Da adpareo si chiamò apparitor il lictor proximus, cioè quello dei littori che precedeva immediatamente il magistrato supremo. Di poi, il nome fu comune non solo per tutti i littori, ma anche per gli [...] , impropriamente, giacché questo nome è usato soltanto per il personale civile. Dovevano essere cittadini romani, raramente liberti; godevano di alcuni privilegi, come posti riservati nei teatri e immunità dal servizio militare. La loro nomina ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] 336).
114 H.J. Wolff, The Background of the Post-Classical Legislation on Illegitimacy, in Seminar, 3 (1945), pp. 21-45.
115 Lib., Or. I 145.
116 Si veda K. Harper, Marriage and Family in Late Antiquity, in The Oxford Handbook of Late Antiquity, ed ...
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CALDERINI, Aristide
Claudio Barocas
Nacque a Taranto il 18 ott. 1883 da Ampellio e da Ersilia Pollaroli, entrambi originari di Borgosesia. Nel 1889 la famiglia si trasferì a Milano ed ivi il C. risiedette [...] antichità greche e romane (allora insegnate da Attilio De Marchi) con un lavoro su La manomissione e la condizione dei liberti in Grecia (Milano 1908). Dopo la laurea insegnò al liceo dell'istituto Bognetti e al liceo Parini a Milano. Successivamente ...
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USO
Emilio ALBERTARIO
. Nel diritto romano più antico usus è termine che, secondo una dottrina largamente sostenuta, indicherebbe il possesso, e tale significato si conserverebbe a lungo. Nel diritto [...] l'usus di una casa, può risiedervi coi coniuge, coi figli, coi genitori, con la nuora, coi liberti; ricevere ospiti, e i liberti e clienti loro.
Se già la giurisprudenza classica accordasse una partecipazione ai frutti, è disputato. Vi ha chi ...
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BRATTIARIUS
I. Calabi Limentani
Brattiarius (o anche bractearius, bracteator, blattarius) era in Roma l'artigiano che batteva i metalli in sottilissime lamine, foglie (bracteae, laminae, lamellae). [...] , un b. (C. I. L., vi, 6939) e un auri aceptor (C. L L., vi, 9212) sono liberti di uno stesso patrono. Una dedica di due liberti, forse fratelli, rende noto un collegium di brattiarii znauratores (C. I. L., vi, 95). Era un mestiere esercitato anche ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] ma l'abbondanza e la ricchezza dell'apparato vi fanno a gara con la sguaiataggine e la presunzione ignorante dei convitati, liberti rifatti come il padrone di casa, che entra nel triclinio, quando gli ospiti sono già intenti all'antipasto, portato a ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...