FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] tuttavia, insidiose, anche le critiche e le insinuazioni sul suo stile diplomatico, sulla sua vita privata, su un presunto libertinismo. A causa del ritardo del successore, il conservatore Giorgio Giustinian, il F. fu trattenuto ancora a lungo a ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] adottò pienamente il suo modus operandi, trasferendolo dal contesto culturale italiano ancora di stampo umanistico a quello del libertinismo erudito europeo. Pinelli infatti – come del resto lo stesso Peiresc – non fu autore di nessuna opera: i suoi ...
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ZUCCOLO, Ludovico.
Vinzenzo Lavenia
– Nacque a Faenza il 18 settembre 1568 da Alessandro, membro del patriziato cittadino.
Dopo la nascita di Ludovico, Alessandro fu incriminato durante l’azione repressiva [...] C. Ginzburg, Una testimonianza inedita su L. Z., in Rivista storica italiana, LXXIX (1967), pp. 1122-1128; B. Nediani, L. Z. libertino?, in Studi romagnoli, XIX (1968), pp. 369-378; Convegno di studi in onore di L. Z. nel IV centenario della nascita ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] brevi e caute ma inequivoche quanto al senso. Un certo suo tepore nella pratica del culto lo rese sospetto di libertinismo filosofico, mentre in realtà il suo atteggiamento fu quello di un'accettazione della tradizione, sia pure disincantata e su ...
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ROSSI, Gian Vittorio (Roscius). – Nacque a Roma nel 1570, primogenito di tre figli; il padre era giureconsulto e gentiluomo romano. Nel ginnasio dei gesuiti fu allievo di Francesco Benci, di Ottavio Tursellini, [...] di attività, in Esperienze letterarie, IV (1979), 4, pp. 47-61; C. Varese, Momenti e implicazioni del romanzo libertino del Seicento, in Il libertinismo in Europa, a cura di S. Bertelli, Napoli 1980, pp. 265-269; L. Avellini, Tra «Umoristi» e «Gelati ...
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Il Rinascimento
Sergio Bertelli
Innanzi tutto un problema di cronologia. Come distinguere il periodo che definiamo Rinascimento da quello precedente, che i manuali di storia chiamano Umanesimo; che [...] , perso a Governolo il suo protettore, Giovanni delle Bande Nere, trovava rifugio a Venezia, divenendo capostipite di correnti libertine che si sarebbero collegate con l’averroismo patavino di C. Cremonini e di Galileo, e scoprendo prolifico terreno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la straordinaria espansione cinquecentesca, l’attività di scoperta e di esplorazione degli [...] nel consenso universale sulle norme morali trova la sua espressione più radicale negli approdi scettici e relativistici del libertinismo erudito che, sulla scia di Montaigne, si appella alla molteplicità dei costumi e delle culture per mettere in ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] ci tenevano a puntualizzare che la libertà doveva essere bene intesa in senso cristiano e non confusa con il libertinismo (Biella, Vercelli). Davanti alla guerra non mancarono coloro che invitarono i giovani ad arruolarsi (Reggio Emilia, vicari ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] dei Pensieri naturali, che usa danari e spassi ed eventualmente anche la religione; qui un politico realistico, non lontano dalla concezione libertina dell’«impostura», sa che la religione «può far gran bene, e gran male», «è di grand’uso, e di grand ...
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libertinismo
s. m. [der. di libertino]. – Atteggiamento libertino, soprattutto nel sign. filosofico e religioso; in partic., l’insieme delle posizioni critiche assunte da intellettuali del sec. 17° rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi:...
libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) e, come sost., indicava il liberto...