Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] ; Romani calendarii a Gregorio XIII […], 1595).
Libri di testo di matematica
Nel 1583 Clavio pubblicò la Epitome arithmeticae practicae, più volte ristampata, in cui espose tutta l’aritmetica deinumeri interi e frazionari, nonché le regole utili ...
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GARDANO (Gardane)
Carmela Idone
Famiglia di editori attiva a Venezia dal 1538 al 1685 che mantenne per tutta la seconda metà del XVI sec. una posizione di egemonia nel campo dell'editoria musicale, soprattutto [...] ultima edita da J. Moderne, o il primo librodei mottetti di D. Phinot (1552), già editi dai P. Verdelot, B. Donato, O. di Lasso, F. Portinaro e, nel genere sacro, pubblicò numerosi mottetti di N. Gombert, C. de Rore, O. di Lasso, A. Willaert e le ...
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DAL BORGO, Flaminio
Rosalba Graglia
Nacque a Pisa il 5 ott. 1705 (1706 secondo il computo dell'indizione pisana) da Giovanni Saladino e da Camilla Marracci.
La sua era un'antica famiglia: se le fonti [...] si occuperà, da quel momento, che dell'educazione deinumerosi figli e degli studi (neppure l'attività politica lo riordinato, non risulta agibile agli studiosi. Pisa, Archivio della Primaziale, Librodei battesimi, vol. B, f. 148 v., n. 104 (atto ...
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AULISIO (d'Aulisio), Domenico
Filippo Liotta
Nacque a Napoli il 4 genn. 1649 da Antonio e da Maddalena Magretta di Bagnoli Irpino dove la famiglia Aulisio aveva il domicilio abituale. Assai presto, [...] carattere del suo pitagorismo legato alla fisica fondata sull'armonia deinumeri, propria dei pitagorici, i quali, per primi, "Terrani ad motum professionale che il Ferrara diede al Giannone parte deilibri dell'A. (e soltanto così poterono salvarsi ...
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GENOCCHI, Angelo
Livia Giacardi
Nacque a Piacenza il 5 marzo 1817 da Carlo, agiato possidente, e da Carolina Locatelli. Fin da giovanissimo il G. si distinse negli studi, in particolar modo in quelli [...] e il suo libro favorito erano le Disquisitiones arithmeticae di K.F. Gauss. A Torino un intenso periodo di studi gli consentì di acquisire in breve tempo una notevole padronanza tecnica in uno dei settori della teoria deinumeri più importanti e ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] Argentina, nel 1944, il L. pubblicò un libro sui sistemi di equazioni analitiche (Sistemas de 1991, pp. 111-139; Id., Sui lavori di B. L. riguardanti geometria, teoria deinumeri e teoria delle funzioni, in B. Levi, Opere…, cit., pp. LV-LXVI; N. ...
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DE MARTINO (Di Martino), Nicola Antonio
Pietro Nastasi
Nacque a Faicchio (BeneventO) il 3 apr. 1701 da Cesare e Agata Ferrari. Compiuta la prima istruzione nel seminario di Cerreto, la famiglia, di [...] ordini di infinitesimi e infiniti, e sulla rappresentazione deinumeri complessi, con Riccati sulle forze vive e l'esperienza piano) e il ben noto paragrafo finale del secondo libro della Géométrie di Descartes (nel quale viene condotto diffusamente ...
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GRASSI, Giuseppe
Gaetano Quagliarello
Nacque a Lecce, nel Salento, l'8 maggio 1883, secondogenito di Pasquale e di Michelina Apostolico, in una famiglia d'antica nobiltà provinciale.
Il casato vantava [...] settembre del 1950 completò l'opera con il testo del libro II e del libro III. Quel progetto rimane ancora oggi l'unica ipotesi di . 162-182, 302-324; M.S. Piretti, La giustizia deinumeri. Il proporzionalismo in Italia (1870-1923), Bologna 1990, pp. ...
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GUARNELLI (Guarnello), Alessandro
Emilio Russo
Nacque a Roma nel 1531. Il padre, Agolante, era al servizio dei Farnese e il G. crebbe nella dimora romana della famiglia.
Le notizie biografiche su di [...] Urbino nel 1585. E se il G. arrestò ai primi due libri la pubblicazione delle sue versioni (non estranea forse la parallela attività di nel 1556). Dei "nuovi e belli concetti", delle "forme di dire scelte e leggiadre", dei "numeri harmoniosi e sonori ...
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EMMANUELE (Emanuele, Emmanueli), Pietro
Maria Muccillo
Nacque forse sullo scorcio del secolo XVI o agli inizi del XVII, a Palermo dato che tutte le fonti concordi lo designano come "Panormitanus". Assolutamente [...] filosofia, scienzache, unica, possederebbe il mistico significato deinumeri. Piace all'E. illustrare queste sue posizioni risolvere le radici dei polinomi proposto dall'E., mostrandone i precedenti nella terza parte del libro secondo della Aritmetica ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...