Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] del figlio Catone Liciniano (v.); alcuni pensarono che fosse uno deilibri ad filium, ma pare a torto.
Infine è testimoniato un gli antichi costumi dei maggiori. La parola carmen, che vale anche serie di sentenze, di proverbî, non deve far ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] , inserito da Cicerone nel sesto libro della Repubblica, che è tutta un del male sarà abbattuto e la felicità dei giusti assicurata per sempre. Questo regno verrà C.). Alcuni passi di Ezechiele, Proverbî, Ecclesiaste sembrano accennare alla diversità ...
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Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] Ezechiele, Daniele, Proverbî e Cantico dei cantici. Solo da citazioni conosciamo uno scritto sulla poligamia dei Patriarchi (Περὶ religione rivelata ed è l'adempimento delle profezie. Dei 20 libri della Demonstratio abbiamo i primi 10 e frammenti del ...
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RUSSIA BIANCA (A. T., 69-70; in russo Belorossija)
Giuseppe CARACI
Ettore LO GATTO
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Una delle sette repubbliche federate dell'U.R.S.S. (Beloruskaja Socialističeskaja Sovetskaja Respublika), la più [...] nel 1933 appena 1/30 della superficie totale; dei 3,8 milioni di ha. che la costituivano XVI, invece, la diffusione di libri sacri stampati in bianco-russo, diffusione così i canti di culto, i proverbî, le favole, in particolar modo quelle ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] o in greco, o misti di greco e latino, sono o proverbî (nescis quid vesper serus vehat; γνῶϑι σεαυτόν), o nomi mitologici . Un numero discreto di frammenti (circa 120) abbiamo dei quattro libri De vita populi Romani (si confronti il titolo dell'opera ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] dette napoletanamente gliommeri "gomitoli") di motti e proverbî, che svariano d'un lieve sorriso la membra del Redentore. Con il presagio dei misteri gaudiosi di Gesù si chiude il "poema sacro" (libro III).
Poema sacro, essenzialmente lirico, ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] e cose portano anche oggi il nome di Giobbe.
Il libro. - Nella Bibbia ebraica è posto nel terzo gruppo di libri, detti Kethūbhīm o Agiografi, dopo i Salmi e i Proverbî; nei codici della versione dei Settanta e della Vulgata viene per lo più dopo i ...
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Figura simbolica, di solito accompagnata da un motto e da una dichiarazione in versi, talvolta anche da un commento in prosa.
Il primo a usare la parola in questa accezione fu Andrea Alciato, nel suo Emblematum [...] Cats s'ispirò specialmente ai proverbî e alla vita d'ogni giorno; D. Heinsius, il primo a dare un libro originale d'emblemi in olandese 1672), tutti in forma d'uovo, ecc. Nei libri d'emblemi dei gesuiti, come in genere in tutti gli emblemi del ...
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Nella Genesi (X, 16-19) Canaan è detto figlio primogenito di Cam e padre di numerosi figli, i quali alla loro volta sono progenitori di popolazioni abitanti il territorio che fu più tardi chiamato Palestina [...] Otsea, XII, 8; Sofonia, I, 11; Zaccaria, XIV, 21; Abdia, 20; Proverbi, XXXI, 24; Giobbe, XL, 30), ma anche da fonti indigene, che i Fenici davano da questi (narrata nel libro di Giosuè e nel primo capitolo di quello dei Giudici) non avviene se ...
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È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] della commedia: sulle etere ateniesi, sulle maschere, sui proverbî. La critica omerica fece con lui un passo risolutivo di che oggi possiamo farci un'idea dal più antico libro rimastoci, il papiro dei Persiani di Timoteo; A. li distinse per ...
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proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...
fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e pers., féa, féano], pass. rem....