D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] secondo nel solco dell'estetica del primo. Una simile riflessione e il concomitante scavo nel simbolismo europeo sarebbero stati il lievito per le opere future. Nel 1893 uscirono il Poema paradisiaco presso Treves e le Odi navali presso Bideri.
Nella ...
Leggi Tutto
Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] Ielone di Siracusa o la battaglia d'Imera); e si aggiunga il Leopardi, che agì sempre sul Prati come un benefico lievito formale, condizionando insieme una timida eco ideologica (si pensi a una delle ultime cose: Primavera, da Iside); e Orazio, che è ...
Leggi Tutto
COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] con Onofri il riconoscimento dell'importanza da attribuire "alla funzione della parola, intesa come segno spirituale universale e come lievito dello sviluppo di una poesia in via di divenire linguaggio dell'anima"; inoltre li accomunava una serie di ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] indipendente, condotta con gli strumenti del linguaggio e dell’espressività creativa), compiono quell’esplorazione lasciando fermentare nel testo il lievito della loro fede, e più in forma di ricerca e di tensione che non d’assunto. Nel vasto ambito ...
Leggi Tutto
CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] matura e calcolata, rimarrà anche in seguito priva di ogni intemperanza che potremmo dire romantica, ma anche di ogni lievito d'entusiasmo" (Ponchiroli), manca un effettivo sviluppo. Per questa staticità, o meglio per il ruotare del C. attorno a ...
Leggi Tutto
Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] settecentesca. I «riformatori » sono, numericamente, pochi, ma la forza che variamente Ii muove è un fermento, un lievito capace di dimostrare la sua efficacia nelle situazioni più di verse e più tradizionalisticamente cristallizzate.
Ma che cosa è ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] del 1967; e nei fatti l’erudizione della scuola storica si saldava a quella settecentesca, tuttavia con un lievito culturale innovativo: l’attenzione marcata verso le dinamiche dei processi linguistici e verso i cambiamenti di rotta. Dionisotti ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] 1911, per ridursi al 3‰ nel 1975-1978 e scendere a valori negativi nei primi anni 1980. Gli anni 1990 segnarono una lieve ripresa rispetto al quindicennio precedente (4‰), ma dall’inizio del 21° sec. il tasso di crescita annuo è prossimo allo zero (0 ...
Leggi Tutto
Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] la metafisica e la mistica, il componimento di «visione n e d'amore, la medicina, la politica e le scienze, e lievitò l'Occidente assai più che non abbia fatto Aristotile, venutoci anche lui attraverso gli arabi. La versione dal greco - un greco, il ...
Leggi Tutto
Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] portata di quelle idee, la novità profonda della visione storica, e tanto meno le palpitanti ragioni umane e il lievito morale.
E anche nel settecento illuminista, se pure la visione si allarga (tanto che possiamo considerar Machiavelli come la ...
Leggi Tutto
lievito1
lièvito1 part. pass. e agg. – Forma ant. e tosc. per lievitato (propriam. part. pass. di lievitare senza suffisso): si distinguerà che il pane è lievito dall’unitezza della superficie (Lastri).
lievito2
lièvito2 s. m. [lat. *lĕvĭtum per il lat. class. levatum, part. pass. di levare «alzare»]. – 1. In botanica, nome generico dato a funghi ascomiceti, della famiglia saccaromicetacee, caratterizzati dalla mancanza di un corpo fruttifero...