Missionario gesuita (Avignone 1591 - Ispahan 1660); svolse il suo apostolato in Persia e nella Cocincina, acquistando una profonda esperienza dei problemi missionarî in Estremo Oriente e della lingua annamita. [...] del Tonchino, convertì in pochi anni 5000 pagani, ma fu per tre volte esiliato dalla regione. Nel 1655, stabilitosi in Persia, si guadagnò il favore dello scià 'Abbās II, che gli permise di fondare una chiesa e una casa per missionarî a Ispahan. ...
Leggi Tutto
Metropolita di Moldavia (n. 1595 - m. 1657); rimase sul trono arcivescovile di Iaşi dal 1632 al 1652 o 1654. A lui si deve l'introduzione della lingua romena nella liturgia, al posto dell'antico slavo, [...] soprattutto come mezzo per opporsi alla propaganda calvinista, svolta da Giorgio I Rákóczy. È autore altresì di opere letterarie che contribuirono al risveglio di una coscienza nazionale romena in Moldavia ...
Leggi Tutto
Missionario inglese (forse Widford, Hertfordshire, 1604 - Roxbury, Massachusetts, 1690). Nel 1631 emigrò con altri puritani a Boston nel Massachusetts, si dedicò subito all'evangelizzazione degli Indiani [...] e creando un notevole complesso missionario. Scrisse opere di teologia calvinista, The Christian Commonwealth (1659), The Communion of Churches (1665); tradusse la Bibbia nella lingua (algonchino) degli Indiani del Massachusetts (1661-63). ...
Leggi Tutto
Sarasvatī Dea indiana. Personificazione di un fiume sacro, diviene più tardi la dea del linguaggio e dell’eloquenza; nell’induismo è la consorte di Brahmā, patrona di ogni arte e scienza. Le si attribuisce [...] l’invenzione della lingua e dell’alfabeto sanscriti. ...
Leggi Tutto
(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] Chiese orientali con i nomi e gli indirizzi dei titolari in carica.
Tra le pubblicazioni recenti nelle lingue occidentali si ricordano:
J. Meyendorff, Byzantine theology, New York 1974 (trad. it. Casale Monferrato 1984).
T. Spidlík, La spiritualité ...
Leggi Tutto
L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] ha trovato soluzioni accettabili per l'una e per l'altro, si evidenzia oggi con particolare crudezza e singolarità data Ia particolare natura dell tradizione, della cultura, del diritto, della lingua, della civiltà, della storia, della specifica ...
Leggi Tutto
. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] ,50, 13,50, e di nuovo 10,50 alla fine del 1937. Si era venuto così determinando un regime di doppia moneta e, dato il valore , Bologna 1936; E. Cerulli, Studi etiopici, vol. I, La lingua e la storia di Harar, Roma 1936; G. Sottochiesa, La religione ...
Leggi Tutto
(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] a docenti provenienti dai paesi di cui insegnano la lingua e la storia, hanno giovato a sconfiggere il mito Snyder e A. Watts, alla musica di J. Cage. Lo Zen americano si divide in due rami interdipendenti: lo Zen formale dei centri Zen dove, sotto ...
Leggi Tutto
VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
*
. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] il governo spirituale dei fedeli. È imposto l'uso della lingua italiana o di quella latina, con facoltà, però, di fino a L. 17.000 e 18.000).
Per i vescovi della Sicilia si è sostenuto da qualcuno che in base al concordato delle Due Sicilie del 1818, ...
Leggi Tutto
Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] una visione più universale. Non più uniformità livellante nella lingua e nei riti, ma, pur in un'unità e la sua trasmissione. La rivelazione è quella realtà per cui Dio si manifesta nella serie di eventi da lui compiuti per attuare la salvezza ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...