CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Angelo Paredi
Figlio del conte Alfonso e di Eleonora Crivelli, nacque a Milano il 23 ott. 1785. Il padre, deputato dalla Congregazione dello Stato di Milano a risiedere presso [...] scuola di G. Bugati, prefetto dell'Ambrosiana; si applicò pure allo studio delle lingue moderne: francese, inglese, spagnolo, portoghese, olandese, arabo, turco, persiano. Di queste conoscenze linguistiche si servì (c. 1812) nel riordinamento delle ...
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SCUPOLI, Francesco (in religione Lorenzo)
Andrea Vanni
– Nacque a Otranto intorno al 1530. Non si conoscono i nomi dei genitori, ma nei profili biografici viene dipinto come un rampollo di buona famiglia, [...] il suo autore, fu tradotto in latino, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Successivamente sono apparse versioni in lingua russa, araba, cinese e giapponese. Il testo è organizzato secondo il seguente schema quadripartito: sfiducia di sé; piena ...
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NICCOLO da Reggio
Joël Chandelier
NICCOLÒ da Reggio. – Attivo nella prima metà del XIV secolo, nacque in una famiglia di lingua greca di Reggio Calabria, i Deoprepio (o Theoprepos), come si ricava dall’appellativo [...] considerava le sue traduzioni «di stile più elevato e più perfetto» (Inventarium sive Chirurgia magna, 1997, p. 7) di quelle dall’arabo, e Tommaso del Garbo, morto nel 1370.
Se nell’insieme i medici del Medioevo, come Guy de Chauliac, ne lodarono la ...
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PLACIDO, santo
Guido De Blasi
PLACIDO, santo. – Nacque a Roma presumibilmente tra il secondo e il terzo decennio del VI secolo, figlio del patrizio Tertullo, di rango consolare.
In giovane età, verso [...] risana le ferite dei suppliziati, Placido che parla nonostante la lingua recisa, la sorella Flavia che riesce a scampare a uno stupro , della Sicilia normanna ormai liberata dalla dominazione araba, soprattutto nell’area della Valdemone (la Sicilia ...
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impero
Massimo L. Salvadori
Tanti popoli, un unico centro di potere
Per impero si intende un organismo politico costituito da diversi paesi, popolazioni e Stati collocati anche in zone non contigue, [...] vita a varie forme di dominazione imperiale. Il declino della potenza araba è da ricondursi per un verso alle crociate (11°-13° e nazionalità assai diverse per cultura, grado di sviluppo sociale, lingua (anche se non sempre si è data la compresenza di ...
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GABRIELI, Giuseppe
Bruna Soravia
Nacque il 4 apr. 1872 a Calimera, nel Salento, da Vito, agricoltore, e Addolorata Macchia. Dopo iniziali studi nei seminari di Lecce e di Otranto, nel 1891 conseguì [...] "militante" da parte del Gabrieli. Avendo conseguito nel 1915 la libera docenza in lingua e letteratura araba, nel 1917 ottenne l'incarico di questa materia all'Università di Roma, ma una serie di contrasti personali con il mondo accademico arrestò ...
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BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] marchese Giulio Antonio Barbazza, che aveva allora assunto il gonfalonierato di Bologna. Si diede quindi allo studio delle lingue caldea ed araba, compilando, di quest'ultima, un breve compendio di grammatica, che è rimasto inedito.
Non si conosce l ...
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PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] Con la sua produzione letteraria, oratoria e teologica in una lingua che ama le preziosità atticistiche, P. si rivela un tipico . Esso, predecessore di certi orologi creati dalla ingegneria araba e rinascimentale, era montato in un edificio (forse una ...
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Dohana de Secretis
BBeatrice Pasciuta
La Dohana de Secretis rientra nell'ossatura funzionariale esistente nel Regnum già in età normanna. A quest'epoca la Dohana, termine ricalcato sull'arabo Diwan, [...] un giudice, denominato gaito, secondo un'antica tradizione araba, due notai e alcuni altri addetti. La riforma della erano conservati presso il monastero di S. Salvatore de Lingua a Messina; poiché il nuovo secreto aveva difficoltà a procurarsene ...
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islam in Europa
islàm in Euròpa. – L’islam è la seconda religione d’Europa, secondo le stime più attendibili, infatti, al 2010 le persone di fede musulmana erano poco più di 16 milioni. La loro distribuzione [...] e le fonti orali dell’islam, per molti di loro è mediato dalle lingue veicolari europee che hanno appreso sui banchi di scuola e non è più l’arabo, lingua sacra del Corano. La socializzazione avvenuta in ambienti culturalmente diversi da quelli di ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...