I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] normativa» e posto spesso e volentieri «sotto il segno dello sperimentalismo giocoso, del ludismo verbale e del plurilinguismo triestini dello scrittore, era la linguadei più intimi affetti familiari di Joyce, la linguadei figli in primo luogo: cfr. ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] linguistica. Nel secolo e mezzo che è alle nostre spalle i segni del passaggio a una diversa fase si colgono negli anni finali parlato, ma anche la saggistica e il giornalismo (➔ giornali, linguadei) fanno propri questi usi (Bonomi 1993; 1996). Di ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , l’ortografia è l’impiego corretto deisegni grafematici (lettere e combinazioni di lettere) e paragrafematici (interpunzione e segni come virgolette, trattini, ecc.) propri della scrittura di una lingua (➔ grafemi; ➔ alfabeto; ➔ grafia; ➔ digramma ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] e mondi narrativi del fumetto nelle proprie inquadrature è uno deisegni più forti della produzione ma anche dello stile visivo del cicli mitici di ogni cultura: la storia parla la lingua antichissima della fiaba, le immagini sono affollate di pure ...
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La grande scienza. Neuropsicologia del linguaggio
Luigi Pizzamiglio
Salvatore Maria Aglioti
Neuropsicologia del linguaggio
L'oggetto della neuropsicologia è lo studio della relazione tra fenomenologia [...] maggiori difficoltà nella formazione di verbi regolari rispetto agli irregolari.
Pur non utilizzando il canale uditivo-vocale, le linguedeisegni, vale a dire i codici gestuali usati nelle comunità di individui che a causa di sordità profonda non ...
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Bocca
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
Anita Sama
La parola bocca deriva dal latino bucca, che significava originariamente "guancia" e passò poi a indicare la bocca, soppiantando in questo significato [...] quattro: amaro, dolce, salato e acido. Quando la lingua pressa il cibo contro le pliche palatine, poste dietro separazione e individuazione (Mahler-Pine-Bergman 1975).
Al manifestarsi deisegni dell'eruzione dentaria, il bambino riesce a percepire di ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] dei cibi non nocivi; dei luoghi e condizioni favorevoli; deisegni e figure che costituiscono una sorta di piccolo prontuario atto a rammentare i nomi dei giochi, dei numeri, dei voci scelte ed eleganti della volgar lingua, con un discorso sullo stile ...
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BUFALINO, Gesualdo
Davide Ferreri
– Nacque a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920 da Biagio, fabbro ferraio, e da Maria Elia, casalinga, cui dedicò poi alcune pagine sul filo della memoria (Intervista [...] mondo del suono delle parole ascoltate e del mistero cifrato deisegni scritti: «“Io mi ricordo di un pupo di l’immaginario, ibid., pp. 1214-1230; E. Esposito, Un’annata poetica fra lingua e dialetto, in Belfagor, XXXVIII (1983), 1, p. 114; A. ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] l’Europa; se i suoi lavori non fossero stati scritti in lingua greca, nessuno avrebbe pensato ad essi come a un prodotto della insiste sulla moltiplicazione e sulla divisione e fornisce la regola deisegni, che può essere riscritta così: (-a)·(-a)=a, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] e scrive saggi di stampo stilistico-sociologico raccolti in Lingua letteraria e pubblico nella tarda antichità latina e nel una forma di comunicazione facente parte specifica del sistema deisegni; Jurij M. Lotman e Boris A. Uspenskij elaborano ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....