ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] , si notano i segni di un risveglio, la moderna letteratura arabo-cristiana, come la musulmana, come tutta la cultura del vicino Oriente, non è che un pallido riflesso di un più glorioso passato.
La linguadei monumenti della letteratura araba ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] svilupparne tutte le potenzialità tramite il linguaggio del corpo e deisegni non verbali.
A partire dagli anni Novanta nel teatro si trascendente della poesia come conoscenza, in cui la lingua diventa strumento di indagine, un modo per penetrare ldi ...
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ORACOLO (lat. oraculum, ossia responso uscito dalla bocca della divinità debitamente consultata, poi anche il luogo dove questo responso viene dato; in gr. χρησμός [da χράω "faccio sapere"] per il responso, [...] persiana fu interrogato da un inviato di Mardonio e rispose in lingua caria; dopo la distruzione di Tebe l'oracolo tacque e gettava su una tavola: un'apposita tabella spiegava il significato deisegni (Paus., VII, 25, 20).
Altro oracolo famoso di ...
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OTTENTOTTI
Renato BIASUTTI
Carlo TAGLIAVINI
. I coloni olandesi che nel sec. XVII si insediarono per primi intorno al Capo di Buona Speranza diedero questo nomignolo, che pare significasse "balbettante" [...] aveva adottato i segni analfabetici Lepsius-Kroenlein, nei suoi più recenti lavori usa i segni alfabetici corrispondenti ai , Bologna 1908, pp. 12-28; id., La lingua degli Ottentotti e la linguadei Wa Sandawi, Bologna 1910; id., Nama "tarakhoisa" ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] come risultato un alfabeto runico di soli 16 segni. Poiché la lingua possedeva un numero assai maggiore di suoni, molte loro, per quel che riguarda la conformazione esteriore di una parte deisegni. L'uno, che ha forme alquanto più ampie, già nel ...
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TOCARIO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. Da scoperte occasionali avvenute intorno al 1890 e soprattutto da una serie di esplorazioni compiute fra il 1898 e il 1914 da scienziati di nazionalità russa (Klementz, [...] A. F. R. Hoernle e da E. Leumann, dei documenti scritti in alfabeti indiani e perciò leggibili - nonostante la presenza, in alcuni, di taluni segni nuovi - rivelò ben presto l'esistenza di almeno due lingue diverse tra loro e non identificabili con ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] Tesi, considerate l'atto fondativo dello strutturalismo linguistico. La lingua vi è presentata come ca-ratterizzata da diverse funzioni (tra , rappresentativo (e non puramente convenzionale) deisegni dell'arte, con conseguente semantizzazione degli ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] , dal numero praticamente illimitato dei periodi, proposizioni, parole, cioè deisegni, al numero limitato e generalmente se cioè essa non cessi di essere la descrizione di una lingua in quanto tale. Inoltre, il rifiuto della sostanza preclude la ...
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TABE dorsale (lat. tabes dorsalis)
Vittorio Challiol
Malattia legata costantemente a un'infezione sifilitica, con sintomi prevalenti a carico del midollo spinale, ma estesa anche all'encefalo. L'antico [...] se si considera l'inizio deisegni clinici evidenti, ma è ormai accertato che questi segni compaiono quando le lesioni sono del perone (segno di Bechterew), ecc. Frequentissime sono anche le analgesie viscerali (epigastrio, trachea, lingua, testicoli, ...
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MANILIO
Alessandro Olivieri
. Poeta latino dell'età augustea il cui vero nome sembra essere stato M. Manilius; ché l'indicazione nel codice di Madrid: M. Manilius Boethus, può in realtà reputarsi derivata [...] più volte dichiara di essere romano, e contrappone la propria lingua alla greca, si è oggi propensi ad ammettere che se non e i Gemelli). Il poeta si occupa poi di quei gradi deisegni che sono irrigiditi dal freddo o abbruciati dal caldo eccessivo o ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....