UIGHURI (in grafia araba uyghur)
Ettore ROSSI
Popolazione turca stanziata già nel territorio che ora è chiamato Mongolia. Gli Uighuri vi dominarono sugli altri Turchi dal 745 d. C.; nel sec. IX, verso [...] ai Manciù i quali ne fanno ancora uso.
La linguadei documenti uighurici non è molto differente da quella delle ). D'altra parte l'imperfezione dell'alfabeto uighurico, mancante di segni per le vocali e per alcune consonanti, non permette di rendersi ...
Leggi Tutto
PAROLA, Disturbi della
Giovanni Mingazzini
I disturbi della parola possono essere di numerose specie e provenire dalle cause più svariate. Una grande divisione è necessaria per distinguere i disturbi [...] pausa fra una sillaba e l'altra, che è uno deisegni più frequenti della sclerosi multipla; la disartria bulbare (paralisi funzione, tutte le componenti del linguaggio articolato (labbra, lingua, velopendolo e laringe).
Si descrivono ora alcuni fra i ...
Leggi Tutto
R
- Sedicesima lettera dell'alfabeto italiano e diciassettesima del latino e del greco; si chiama er in latino, erre in italiano, rho in greco.
La storia del segno di questa consonante, a partire dall'alfabeto [...] rs; entrambi i segni sono usati nell'etrusco per r; infine, l'alfabeto osco inverte il valore deisegni per d e r è la fricativa uvulare, cioè il ghain dell'arabo e delle lingue semitiche; finalmente il cèco ha un suono di questa categoria, difficile ...
Leggi Tutto
STRANGOLAMENTO (fr. étranglement, strangulation au lien; sp. estrangulación; ted. Erwürgung; ingl. strangling)
Giangiacomo Perrando
Lo strangolamento è una delle modalità d'asfissia meccanica consistente [...] lingua, bensì direttamente sulla laringe o contro i primi anelli tracheali. La morte può aversi anche in modo subitaneo per arresto inibitorio dei impiccandola dopo morte. Lo studio dei solchi al collo, dei nodi, deisegni di lotta, ecc., varrà a ...
Leggi Tutto
PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Gino Funaioli
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia [...] Per i più antichi, P. s'interessò particolarmente di lingua, sulla quale lasciò agli eruditi posteriori una miniera di che gli è caratteristica, P. si valse deisegni critici e dei metodi della filologia alessandrina. Costituzione del testo ...
Leggi Tutto
MIMICA
Raffaele Corso
. Etnologia. - Per i primitivi la mimica è un mezzo d'espressione, che ora serve a rafforzare il linguaggio articolato, e ora, invece, a sostituirlo completamente. La sostituzione [...] lutto, che talvolta dura degli anni.
Il repertorio deisegni, che rappresentano la mimica convenzionale o il linguaggio mimico sopracciglia, la fronte, le labbra, i denti, la lingua. Notevoli i repertorî di alcuni indigeni dell'Australia (Queensland) ...
Leggi Tutto
THUREAU-DANGIN, François
Giuseppe Furlani
Assiriologo francese, uno dei più profondi conoscitori della lingua sumera. Nacque il 3 gennaio 1872 a Parigi. Fu conservatore dei musei nazionali ed è membro [...] cuneiformi babilonesi e assire. La sua edizione delle antiche iscrizioni dei re e principi di Sumer e di Akkad è magistrale: due volumi pubblicò un sistema di translitterazione deisegni cuneiformi che è adottato dalla maggioranza degli assiriologi ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] solo in tempi recentissimi si è cominciato a discutere: ed è il segno di un radicamento molto più profondo di quanto si sia voluto far attraverso il controllo e la manipolazione dei documenti (lingua+testo). Verso la decontestualizzazione procedeva l ...
Leggi Tutto
VOLTA, Alessandro
Giovanni POLVANI
Nacque a Como il 18 febbraio 1745, sesto figlio di Filippo Volta e di donna Maria Maddalena dei conti Inzaghi. Ricevette al battesimo i nomi di Alessandro, Giuseppe, [...] le condizioni richieste per potervi eccitare dei vivi movimenti". E provò. Sulla punta della lingua appoggia una foglia di stagno e io non mi invaghisco - scriveva da Parigi alla moglie - a segno di credermi più di quello che sono; e alla vita agitata ...
Leggi Tutto
Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] la parola e il suo referente, che i termini della propria lingua siano i termini giusti per le cose, che vi sia una delle sostanze naturali. Esse derivavano da una dottrina deisegni basata su antiche classificazioni, che giustificava l'uso ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....