Etnologia. - I Boscimani devono essere considerati, dal punto di vista culturale, come l'elemento di popolazione più primitivo dell'Africa meridionale. Essi occuparono un tempo tutte le pianure erbose [...] e frecce avvelenate e parlanti una lingua che esibisce come la linguadei Boscimani una quantità di clicks, suoni Luschan ritiene che una statura superante i 146 cm. sia un segno sicuro di mescolanze; bisogna dire tuttavia che le stature desunte dallo ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] Dario, Serse. Il Grotefend addita i gruppi cuneiformi che significano "re", e "re dei re", propone i valori fonetici di 13 segni (errando solo in 4 casi), riconosce che la lingua di B e C si accosta allo zendo, e legge nella pronunzia persiana i nomi ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] è suggerita da una teglia, che viene in tavola ornata deisegni dello zodiaco (c. 39). Invasato di erudita mania, cita . für klass. Altertum, XXVII (1911, p. 489 segg. Per la lingua si ha un Lexicon Petronianum di J. Segebade e E. Lommatzsch (Lipsia ...
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Nel calendario romano (v.) si dicevano fasti ed erano contrassegnati da una F quei giorni in cui era lecito trattare affari civili o giudiziarî senza offesa della religione (sine piaculo: Varr., De lingua [...] sacrifizî, né iniziare nuove imprese, né trattare affari giudiziarî (Varr., De lingua lat., VI, 29; Gell., IV, 9,5). La maggior parte e la distribuzione dei tribuni militum in collegi annui fosse alterata per lo spostamento deisegni divisorî di un ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] stata influenzata da quella aramaica al tempo dell'introduzione deisegni masoretici (v. ebraico), mentre d'altra parte l'ebraico stesso è probabilmente la risultante di una mescolanza della lingua parlata dagli Ebrei nel periodo del nomadismo (forse ...
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(VI, p. 934; App. I, p. 270; II, I, p. 396; IV, I, p. 262)
La b. è consistita piuttosto che nell'esplicazione di una disciplina, in un'attività, quella appunto bibliografica, e in una serie d'interessi [...] dei fattori implicati o connessi con la genesi, la fabbricazione, e la diffusione del libro impresso. Nella lingua altri documenti. La permanenza fisica deisegni, cioè la scrittura, ha generato dei depositi stratificati di comunicazioni intorno a ...
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SALLUSTIO, Gaio Crispo (C. Sallustius Crispus)
Gino Funaioli
Storico romano, un Sabino di Amiterno, nato nell'86 a. C. e morto secondo ogni verosimiglianza nel 35, quattro anni prima di Azio. La sua [...] grandi seduzioni esercitate da S., e questo è anche uno deisegni della sua aristocrazia di storico, che nasconde o contiene ciò ; B. Edmar, Studien zu den Epistulae ad Caesarem, ivi 1931. - Sulla lingua: W. Kroll, in Glotta, XV, (1927), p. 1 segg.; E ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] , 34); la cena di Baldassarre e l'interpretazione deisegni apparsi sulla parete, Mane, Thecel, Phares, come indicanti . Loefgren, Die Äthiopische Übersetzung des Propheten Daniel, Parigi 1927.
Sulla lingua, v. R. D. Wilson, The Aramaic of Daniel, in ...
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. Si designa con tal nome la scienza che si occupa dell'antico Egitto faraonico.
Già G. Pierio Valeriano nel 1556 aveva condotto ricerche intorno alla misteriosa scrittura geroglifica; il ritrovamento [...] sul valore ideografico dei geroglifici, attribuiva ai Greci l'introduzione deisegni fonetici. Lo studio dei cartelli reali, stesso a cui consegnò nei secoli il suo pensiero, cioè la lingua. Esso è il fondamento dell'egittologia; ma come in un ...
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Scrittura e lingua. - La decifrazione, avvenuta nel 1953, della scrittura lineare B, nota dalle epigrafi di Cnosso, Pilo in Messenia, Micene, Tirinto, Eleusi, Tebe, Orcomeno in Beozia, ha segnato l'inizio [...] .
La lineare B si è dimostrata un adattamento della lineare A cretese alla lingua degli Achei (e ciò spiega alcune divergenze dei due sistemi); ma, formata com'è di segni indicanti solo sillabe aperte, non si presta bene a rendere le combinazioni di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....