Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] il giovane P. puntava alla scoperta di una lingua intatta, che fosse quasi un equivalente letterario del 'io), qui la parola della negazione, dell'abiezione, dei margini prossimi al niente: "i segni del desiderio di morire, / le occhiaie del vile, ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] studio della grammatica, della lingua, dell'ortografia, delle discipline proemio che riassume la storia delle dottrine retoriche e dei loro maestri in Grecia e in Roma, s' vuole essere insieme un libro che segni la via verso un ideale di educazione ...
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Scrittore, drammaturgo e marionettista italiano (Torino 1927 - Cetona 2018). Noto soprattutto per gli inconsueti elzeviri (su La Stampa di Torino), in cui rivendica i diritti della letteratura sulla cronaca [...] e denuncia con estrema coerenza i segni di un progressivo imbarbarimento, in dalla Bibbia: Ecclesiaste, Cantico dei cantici, Giobbe, Isaia, Salmi (2009); In un amore felice. Romanzo in lingua italiana (2011); la raccolta di versi Sono fragile ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le corruttele e le oscurità; si occupò anche delle opere di Platone; non fece commenti, ma ricerca sulla lingua e il contenuto dei testi, sulla biografia degli autori con studî di ...
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Inventore dell'alfabeto cherokee (n. Taskigi, Tennessee, 1770 circa - m. nello stato di Tamaulipas, Messico, 1843). Figlio dell'unione tra una donna cherokee e un commerciante tedesco di pellicce, da cui [...] Si dedicò, pur essendo analfabeta, a elaborare un alfabeto sillabico di 86 segni in parte tratti dall'alfabeto latino, adatto alla lingua cherokee, che fu approvato dal Congresso generale dei Cherokee nel 1821; nel 1824 fu edita una Bibbia cherokee e ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese, nato il 9 febbraio 1940 a Città del Capo. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Laureatosi presso la University of Cape Town in inglese [...] in quanto 'uomo bianco'. Comune ai protagonisti dei due racconti è l'ossessione della colonizzazione.
Già la 'tenebra conradiana' rintraccia, nella trama del quotidiano, segni chiarificatori, ancorché precari, della vita. Suggestioni da D. Defoe ...
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Ghosh, Amitav
Giovanna Ferrara
Scrittore indiano di lingua inglese, nato a Calcutta l'11 luglio 1956. Laureatosi all'Università di Delhi, è stato giornalista per l'Indian Express, testata di opposizione [...] è anche proiettato nel futuro, attento ai segni rivelatori di un continente in crescita. Nel simultaneità e di segrete corrispondenze, quella dei sobborghi di Londra, così da rendere del mondo contemporaneo dove lingue e religioni diverse, nella ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] del greco, poté iniziare lo studio dei testi platonici nella loro lingua originale e le prime traduzioni. Sempre quelle Laudes seculi nostri tamquam aurei, ove erano indicati tutti i segni di'una nuova "età dell'oro" sanciti dal ritorno della sapienza ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] era "Nicolaus Machiavellus".
Secondo il Libro dei ricordi del padre, relativo agli anni Vico, Napoli 1980; L. Zanzi, I «segni» della natura e i «paradigmi» della storia: Paris 2000, pp. 545‑610; La lingua e le lingue di M. Atti del Convegno, Torino¼ ...
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ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] trattato di Granada dell'11 nov. 1500, che segnava la fine della dinastia aragonese di Napoli e la il Copernico - non curanti della peste e dei pericoli delle vie, che i decreti del è un volume apologetico, in lingua spagnuola, di Oreste Ferrara, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....