BECCARI (del Beccaio), Antonio
Mario Marti
Rimatore più noto come Antonio da Ferrara, dalla città ove nacque nel 1315. Suo padre, Tura, esercitava il mestiere del beccaio forse tradizionale nella sua [...] emergono non rari né ignobili segni di quegli anni di formazione del 1343, dimorando a Bologna presso la corte dei Pepoli, feriva in una rissa il canterino Bini, Rime eprose del buon secolo della lingua tratte da manoscritti e in parte inedite, Lucca ...
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ARRIGO da Settimello
Angelo Monteverdi
Poeta latino vissuto a Firenze alla fine del sec. XII. Dal solo poema che di lui si conosce si possono trarre, in mancanza d'altri documenti, le poche notizie [...] quanto vantaggi, l'assenza dei caduchi beni mondani. Nel italiano prevalse un affettuoso diminutivo: l'Arrighetto.Segni, anche questi, di celebrità. Ma si due Arrighetti divien poi un "testo di lingua". Il poema originale, a partire dal Rinascimento ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] in terra, delle quali sono raccolti i segni nella luna, e nell'accalorato sfogo di S spazio con l'enumerazione delle discese dei Francesi in Italia da Sigiberto e poema, si sforzava di dimostrare che la lingua francese non la cedeva all'italiana. Ma ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] anteriore al poema; più ancora che quello dell'Iliade. Segni di età più recente sono la struttura politica presupposta dall Per spiegare questo carattere composito della lingua omerica si è pensato a un'origine dei poemi in città di confine ionico- ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] a fornire una versione più breve e più semplice dei suoi testi, che potesse essere messa in scena e . 1998), non mostra ancora i segni dell'estrema sperimentazione a cui l'autore atti e scene. Il problema della lingua è già centrale, perché coloro che ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] , alla fine del 19° sec. tendono a fondersi.
La lingua letteraria più moderna è parca di segni interpuntivi, fa a meno dei più enfatici (l’esclamativo) e preferisce la semplice virgola ad altri segni più ‘architettonici’, come il punto e virgola e il ...
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Insieme dei poemi e romanzi medievali, in versi e in prosa, che hanno per tema fatti e figure del mondo classico o ritenuto tale. Tra i personaggi ha primaria importanza, nella letteratura sia colta sia [...] Roman de Troie; nella Enfances Hector di lingua franco-italiana e nel rimaneggiamento dell’opera nella Istorietta troiana e nei Fatti dei Romani del 13° sec., tradotti e il Teseida del Boccaccio, che però già recano palesi segni dell’età umanistica. ...
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Filologo romanzo italiano (Verzuolo 1928 - Milano 2014); prof. nell'univ. di Pavia dal 1960, è stato direttore dell'International association for semiotic studies e condirettore delle riviste Strumenti [...] Medioevo romanzo; socio naz. dei Lincei (1993). Curatore di importanti accompagnato agli interessi filologici e linguistici (Lingua, stile e società. Studi sulla alle problematiche semiologiche e metodologiche (I segni e la critica, 1969; I metodi ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] . Essa pubblica in più lingue la rivista Rhetorica. Il suo dei momenti attraversati dall'umanità europea nel passato e di riconoscervi una tradizione.
Le prime manifestazioni di un interesse vigoroso per la r. sono state contemporanee ai primi segni ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] 'esegesi letteraria, la classificazione dei 'fattori' e delle 'funzioni' della lingua poetica e poi il loro una pratica 'erotica' della lettura. Si può dire che quell'invito segni la data d'inizio del postmoderno nella critica, una data da recuperare ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....