Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] intesa come unità che va da punto fermo a punto fermo: tipico dei testi normativi (nelle leggi il comma è costituito, tranne poche eccezioni, è quella che riunisce i segni totalmente aggiuntivi rispetto a quelli della lingua comune (parole, cioè, che ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] 1661) segnò il ritomo del D. ai prediletti studi linguistici, e confermò alcuni punti fondamentali del precedente Discorso dell'obbligo di ben parlare la propria lingua, proponendo una scelta ragionata di quegli autori fiorentini dei secc. XVI ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] un anno (il ’48).
L’apostrofo era un segno noto già nell’antichità. Certo, se si considera che Geymonat 2008: 46).
Nei testi dei grammatici latini si trovano indicazioni sull trapasso dal latino al volgare come lingua scritta. Di fronte alla congerie ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] circum e anche isolatamente 9 poteva stare per cum; è uno dei più antichi segni di abbreviazione, già presente tra gli esempi raccolti dal grammatico Valerio dello spazio (➔ posta elettronica, lingua della; ➔ Internet, lingua di). È proprio di queste ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] dei grammatici contengono sezioni dedicate agli accenti grafici (De accentibus in Prisciano, De tonis in Donato), trattati insieme a segni bisognerà aspettare le Regole ed osservazioni della lingua toscana di Salvatore Corticelli del 1745 per ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] lingua italiana, la cui pubblicazione «segna, convenzionalmente, l’inizio della questione della lingua» messe «mise», andete «andò», la desinenza della terza persona plurale dei perfetti in -oro e quella della prima persona singolare del congiuntivo ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] schiera (Inf. II, 103-105)
conosco i segni de l’antica fiamma (Purg. XXX, 48)
disiato novo e stilnovismo)
mostrò ciò che potea la lingua nostra (Purg. VII, 17)
O animal del volere obietto (Par. XXXIII, 103)
li dèi falsi e bugiardi (Inf. I, 72)
’l ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] resto questa modalità esiste anche in altre lingue: in italiano la frase mi sono
È solo nel medioevo che il latino mostra segni frequenti di una struttura causativa nel senso descritto anche se con un ordine dei costituenti diverso da quello attuale ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] modello isidoriano ("le parole sono segni della mente, con le quali gli -498.
Sull'ambiente fridericiano:
S. Lusignan, Grammatica, lingua e società, in Federico II e le scienze, a 600-611 (pubblicata anche in Enciclopedia dei Papi, II, ivi 2000, pp. ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] parentesi o lineette (➔ paragrafematici, segni; ➔ trattino).
Ciò che ., l’assenza dei riferimenti, contenuti in (28 a.) nella parentetica, provoca l’interruzione dei legami coesivi del al. (2008), L’interfaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell’ ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....