I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] normativa» e posto spesso e volentieri «sotto il segno dello sperimentalismo giocoso, del ludismo verbale e del plurilinguismo triestini dello scrittore, era la linguadei più intimi affetti familiari di Joyce, la linguadei figli in primo luogo: cfr. ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] linguistica. Nel secolo e mezzo che è alle nostre spalle i segni del passaggio a una diversa fase si colgono negli anni finali parlato, ma anche la saggistica e il giornalismo (➔ giornali, linguadei) fanno propri questi usi (Bonomi 1993; 1996). Di ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , l’ortografia è l’impiego corretto deisegni grafematici (lettere e combinazioni di lettere) e paragrafematici (interpunzione e segni come virgolette, trattini, ecc.) propri della scrittura di una lingua (➔ grafemi; ➔ alfabeto; ➔ grafia; ➔ digramma ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] ricevente, c) un codice condiviso dall'uno e dall'altro (una lingua), d) un messaggio formato dalla concreta messa in uso del codice, portatori di handicap (per es., il linguaggio deisegnidei sordomuti). Scendendo, poi, nella scala della ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] nominale e agli incisi. Poco curato l’uso deisegni di punteggiatura, improntato a una marcatezza che e tradizione del nuovo), pp. 414-448.
Dardano, Maurizio (20022), La linguadei media, in La stampa italiana nell’età delle TV. Dagli anni Settanta a ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] sono liste organizzate secondo la forma deisegni oppure secondo il significato dei termini elencati, e questo vale vocaboli accadici e la seconda i loro sinonimi nella stessa lingua; talvolta nella colonna a sinistra ricorrono parole straniere. La ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] gli indici paralleli.
Analizzato in base a questi parametri, il sistema chirologico dei gesti simbolici italiani risulta ricco e articolato quasi come quello della Lingua italiana deisegni (LIS). Gli udenti italiani usano 39 forme della mano, 6 ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] di gran lunga il più esteso tra tutti quelli della Scuola: segno anche questo della preminenza del rimatore. A Giacomo si deve l’ composte da autori toscani, aventi cioè la medesima linguadei copisti. Di conseguenza, i tratti siciliani e meridionali ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] rappresentano una vera e propria struttura (§ 4).
Variazioni prosodiche si riscontrano anche nelle linguedeisegni (➔ segni, linguadei), ove riguardano la durata e la tensione dei gesti, l’espressione del viso e la postura del corpo o della testa ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] concrete.
Nella produzione cancelleresca lombarda si colgono segni evidenti del processo di formazione di koinè pieno Cinquecento.
Sono coeve ai volgarizzamenti (➔ volgarizzamenti, linguadei) eseguiti nel primo Trecento le più antiche attestazioni ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...